Il governo della Malaysia ha annunciato di aver rimpatriato oltre 1.000 cittadini della Birmania nonostante la sentenza dell’Alta Corte di Kuala Lumpur che aveva bloccato temporaneamente l’espulsione.
Il capo dell’immigrazione malese, Khairul Dzaimee Daud, ha annunciato che 1.086 migranti sono stati rimpatriati a bordo di tre navi del Myanmar.
Il tribunale di Kuala Lumpur aveva deciso lo stop temporaneo del controverso piano per espellere 1.200 detenuti birmani nel loro Paese d’origine devastato da forti tensioni dopo il colpo di stato militare dei primi di febbraio. L’Alta corte malese, su richiesta di Amnesty International e Asylum Access, aveva stabilito che i rimpatri non dovevano avvenire per il momento e aveva convocato una nuova udienza per domani.
Intanto i ministri degli Esteri dei Paesi del G7 hanno “condannato con fermezza” le violenze dell’esercito sui manifestanti e chiedono con urgenza “il rispetto dei diritti umani e della legge internazionale”. “L’uso di proiettili contro persone indifese è inaccettabile. Chiunque risponda con violenza a proteste pacifiche deve renderne conto”, si legge nel comunicato firmato da Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Giappone.
Fonte Ansa.it