(ANSA) – PECHINO, 09 DIC – La Cina ha convocato il numero due
dell’ambasciata Usa a Pechino, Robert Forden, per protestare
contro le ultime sanzioni americane, promettendo l’adozione di “ritorsioni reciproche”. Lunedì gli Usa hanno imposto sanzioni
finanziarie e un divieto di viaggio a tutti i 14 vicepresidenti
del Congresso nazionale del popolo, l’assemblea legislativa di
Pechino, per il loro ruolo avuto nell’adozione della legge sulla
sicurezza nazionale per Hong Kong e la squalifica dello scorso
mese da parte di Pechino dei deputati eletti nel fronte
dell’opposizione.
Le sanzioni Usa sono maturate dopo che il ministro degli
Esteri cinese Wang Yi aveva esortato gli Stati Uniti a mantenere
aperto il dialogo, incoraggiando gli scambi bilaterali a tutti i
livelli. La Cina ha criticato le sanzioni e il ministero degli
Esteri, in una nota postata martedì sera, ha dichiarato che il
vice ministro Zheng Zeguang ha convocato ieri l’incaricato
d’affari della rappresentanza diplomatica (l’ambasciatore Terry
Branstad ha lasciato l’incarico ed è rientrato in patria agli
inizi di ottobre) per esprimere “protesta solenne e forte
condanna”. (ANSA).
Fonte Ansa.it