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Il governo serbo rinuncia al progetto della miniera di litio

(ANSAmed) – BELGRADO, 20 GEN – Il governo serbo ha
annunciato la rinuncia definitiva al progetto di sfruttamento di
una grande miniera di litio nell’ovest del Paese ad opera del
gruppo industriale Rio Tinto, un piano non gradito alle
popolazioni locali e fortemente contestato da organizzazione
ambientaliste, che da mesi manifestano in tutta la Serbia
appoggiate dalle forze di opposizione.
    La premier Ana Brnabic, parlando al termine di una seduta
dell’esecutivo, ha confermato quanto anticipato due giorni fa,
affermando che sono stati annullati tutti i decreti, le
disposizioni, gli atti, i permessi, e ogni altra decisione,
compreso il piano territoriale, presa con Rio Tinto. Brnabic ha
ribadito che si trattava di un progetto avviato dai precedenti
governi, i cui protagonisti sono attualmente esponenti
dell’opposizione. E’ un progetto ereditato col quale l’attuale
dirigenza non ha nulla a che vedere, ha osservato, e quelli che
oggi protestano in piazza sono gli stessi che negli anni scorsi
portarono Rio Tinto in Serbia.
    “Con ciò, abbiamo soddisfatto tutte le richieste dei
manifestanti ecologisti, e abbiamo messo la parola fine alla
presenza di Rio Tinto in Serbia. E’ tutto finito”, ha detto
Brnabic, sottolineando che il governo ha dato ascolto alle
preoccupazioni dei cittadini e delle popolazioni coinvolte dal
progetto. Al tempo stesso, ha aggiunto, da Rio Tinto non sono
giunte sufficienti informazioni sul progetto e sulle garanzie
per l’ambiente né al governo né ai cittadini della regione
interessata dalla miniera. A più riprese, le autorità hanno
accusato gli organizzatori delle proteste di avere come
obiettivo finale non tanto la difesa dell’ambiente quanto il
governo e il presidente Aleksandar Vucic. (ANSAmed).
   

Fonte Ansa.it

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