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In Siria 180mila profughi in 10 giorni per l’offensiva russa e di Assad

Un intervento militare che coinvolge 250 mila bambini e che ha già provocato 180 mila profughi. Sono queste le cifre pubblicate e diffuse in un rapporto dell’Onu sulla regione del Nord Ovest della Siria in seguito all’offensiva governativa e russa in corso nella zona tra Hama e Idlib. L’ufficio per il coordinamento umanitario delle Nazioni Unite (Ocha) ha documentato che dal 29 aprile al 9 maggio 180mila civili hanno dovuto abbandonare le proprie case tra le regioni di Hama e Idlib. Secondo il rapporto di Ocha, delle 180mila persone sfollate, ben 86mila sono ospitate all’addiaccio, nelle campagne e lungo le principali strade della regione di Idlib e in parte di quella di Aleppo. Le altre 97mila sono state accolte nei già sovraffollati campi profughi dell’area e in diversi centri di accoglienza.

NELL’OFFENSIVA DI IDLIB COINVOLTI 250 MILA BAMBINI

Circa 250mila bambini e ragazzi in età scolare hanno subito conseguenze a causa dell’attuale conflitto nella Siria nord-occidentale, tra Idlib e Hama, innescato a fine aprile dall’offensiva aerea e di terra delle truppe governative sostenute dalle forze russe contro miliziani anti-regime tra cui qaidisti. Secondo l’Onu, di questi 250mila minori, 45mila hanno dovuto lasciare la scuola e ora vivono con le loro famiglie di sfollati nella regione di Idlib.

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