(ANSA) – NUOVA DELHI, 06 NOV – Mezzo milione di contadini in
India sta bloccando da questa mattina le principali strade in 18
stati e hanno inscenato proteste in oltre 2500 località: lo
dicono i leader dell’All India Kisan Sangharsh Coordination
Committee (AIKSCC), la più grande organizzazioni di agricoltori
del paese, che ha promosso l’agitazione, detta “chakka jaam”.
Secondo le agenzie di stampa, le manifestazioni con la
partecipazione più rilevante sono in corso in Punjab e in
Haryana. Nonostante i disagi per il blocco di vari tratti di
autostade nazionali non si registrano incidenti. La protesta, che secondo i promotori sta coinvolgendo 500
mila persone è una prova generale della mobilitazione nazionale
che il 26 e 27 di novembre dovrebbe far confluire nella capitale
indiana oltre un milione di persone.
“Gli agricoltori si sono riuniti in tutto il paese contro
l’altezzosità del governo centrale”, dichiara in un comunicato
l’ AIKSCC. “Non ci fermeremo finché Delhi non abrogherà le
recenti leggi sull’agricoltura”.
Con la nuova legislazione, i contadini non dovranno più
vendere i prodotti ai “Mandi”, i mercati controllati dai governi
locali, che garantivano un prezzo minimo fisso, ma potranno
offrirli a qualsiasi acquirente, svincolati dagli intermediari.
I critici prevedono che i contadini si ritroveranno alla mercé
delle grandi aziende, che li priveranno del potere di
contrattazione. Secondo il governo, invece, la riforma porterà
alla ristrutturazione dell’agricoltura e libererà gli
agricoltori dal legame con gli intermediari, favorendo la
modernizzazione del settore e del mercato. (ANSA).
Fonte Ansa.it