(ANSA) – NEW DELHI, 24 MAR – Quattro religiose cattoliche,
due suore e due novizie, sono state fatte scendere da un treno
che viaggiava in Uttar Pradesh, aggredite violentemente da
alcuni giovani membri dell’organizzazione Akhil Bharatiya
Vidyarthi Parishad che le accusavano di condurre una campagna
di evangelizzazione durante il viaggio.
L’incidente, accaduto venerdi scorso, è stato reso noto ai media
oggi e sta creando un’ondata di indignazione nel paese. La
Akhil Bharatiya Vidyarthi Parishad è l’ala studentesca della
RRS, l’organizzazione estremista induista, mentore ideologico
del partito al governo.
Le religiose sono state riammesse sul treno solo dopo che la
polizia ferroviaria della città di Jhansi ha confermato che non
erano intente in nessuna attività di conversione.
Lo stesso Amit Shah, ministro agli Interni e sostenitore del
governatore dell’Uttar Pradesh, il monaco integralista Yogi
Adityanath, ha dichiarato che “i responsabili dell’aggressione
verranno puniti”. “Questi incidenti minano l’immagine della
nostra nazione e le sue tradizioni di tolleranza religiosa”, ha
dichiarato Pinarayi Vijayan, governatore del Kerala, stato
indiano dove vive il più grande numero di cattolici del paese.
“Questo incidente ci preoccupa”, ha denunciato Father Jacob,
portavoce della Cei del Kerala. “La Costituzione ci dà la
libertà di muoverci ovunque e di indossare qualsiasi cosa. Le
suore sono state costrette a svestirsi dalla tunica, cosa
inaccettabile. Il governatore dell’Uttar Pradesh indossa le
vesti del monaco induista e si muove liberamente. Noi abbiamo lo
stesso diritto”. (ANSA).
Fonte Ansa.it