(ANSA) – TEHERAN, 18 SET – “Gli atleti iraniani non possono
stringere la mano agli atleti del regime criminale sionista e
riconoscerli ufficialmente in questo modo solo per l’interesse
di una medaglia”: lo ha detto la Guida spirituale Ali Khamenei
in un incontro con i vincitori di medaglia olimpica e
paralimpica iraniana ai Giochi di Tokyo 2020, ricordando ancora
una volta il divieto di competizione per gli atleti iraniani con
gli israeliani, in vigore dalla Rivoluzione islamica del 1979.
Per anni, gli sportivi dell’Iran hanno fatto in modo di evitare
di incontrare i colleghi di Israele facendosi squalificare o
presentando certificati medici.
Riferendosi ad alcune atlete iraniane, fuggite dal Paese o
emigrate per protestare contro i divieti e che hanno preso parte
ai Giochi di Tokyo sotto la squadra dei rifugiati, il Leader ha
affermato: “Alcuni modi per diventare un campione sono malsani,
come anche vincere una medaglia tradendo il Paese”. (ANSA).
Fonte Ansa.it