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Iran: ong, ‘267 esecuzioni nel 2020, anche 9 donne’

(ANSA) – ISTANBUL, 30 MAR – Sono 267 le condanne a morte
eseguite nel 2020 in Iran, comprese quelle di 9 donne e 4
condannati per reati compiuti quando erano minorenni. Lo indica
l’ultimo rapporto delle ong Ensemble contre la peine de mort
(Ecpm) e Iran Human Rights (Ihr), secondo cui la Repubblica
islamica “ha continuato ossessivamente a eseguire condanne a
morte”, nonostante la situazione “eccezionale” legata alla
pandemia.
    Le cifre sono però le più basse dal primo monitoraggio di
queste associazioni, risalente al 2008, e mostrano un costante
calo dopo il picco di 972 esecuzioni del 2015, dovuto in parte a
un alleggerimento delle pene per reati di droga. L’Iran resta
tuttavia il Paese con il più alto numero di condanne a morte
eseguite in rapporto alla popolazione.
    Secondo il direttore di Epcm, Raphael Chenuil-Hazan, la
stretta delle autorità di Teheran riguarda anche il dissenso
politico, come nel caso dell’impiccagione del giornalista
Rouhollah Zam, ma il sostegno popolare alla pena capitale è in
calo, come dimostrerebbero alcune recenti campagne social e il
numero di “perdoni” accordati da familiari di vittime – almeno
662 nel 2020 -, che secondo la tradizione islamica autorizzano
una commutazione della pena. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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