Comincia oggi, in forma assai ristretta rispetto al passato a causa dell’emergenza coronavirus, il pellegrinaggio alla Mecca, in Arabia Saudita, a cui partecipano poche migliaia di persone rispetto ai circa due milioni e mezzo di pellegrini degli anni scorsi.
La tv di Stato saudita ha mostrato poco fa le immagini di sparuti gruppi di pellegrini che procedono a piedi, in fila indiana, con guanti e schermi visivi, attraverso le varie stazioni dello hajj (pellegrinaggio in arabo) fino a compiere la tradizionale camminata attorno alla Kaaba, la venerata pietra cubica al centro della moschea di Mecca, primo luogo santo dell’Islam.
Le immagini, diffuse solo dalla tv di Stato saudita, contrastano con quelle degli anni scorsi, quando fiumi di persone venivano ritratte in diretta tv mentre compivano il sacro rito. L’Arabia Saudita aveva annunciato di aver concesso permessi per condurre il pellegrinaggio solo a un migliaio di persone, sauditi e di altre nazionalità, già residenti nel regno del Golfo. Media panarabi riferiscono ora di circa 10mila persone impegnate nel pellegrinaggio, che durerà fino a domenica 2 agosto.
Il pellegrinaggio alla Mecca è uno dei cinque pilastri dell’Islam e ogni fedele, con l’esclusione di eccezioni dovute all’età, a malattie e ad altre circostanze invalidanti, è tenuto a compierlo almeno una volta nella vita.
Normalmente il pellegrinaggio fa entrare nelle casse saudite circa 10 milioni di euro all’anno. E l’enorme perdita economica di quest’anno si somma a quelle già registrate dal regno saudita all’ombra di una crisi finanziaria regionale pre-esistente alla pandemia del Covid-19.