(ANSAmed) – TEL AVIV, 21 FEB – ‘L’inquinamento marino più
grave degli ultimi decenni in Israele’: così la stampa descrive
il graduale arrivo negli ultimi giorni sulla costa di una enorme
macchia di greggio. Quantità di liquido oleoso, più o meno
grandi, sono state rinvenute ieri su diversi tratti del
litorale, dall’estremo Nord fino a Sud per una distanza
complessiva di 170 chilometri.
Alcune tartarughe marine coperte di una sostanza viscida nera
sono morte. A riva, è stato trovato anche un giovane cetaceo
morto, ma non è noto se sia stato vittima anch’esso
dell’inquinamento.
Il ministero per la difesa dell’ambiente ha attivato una
procedura di emergenza. Ha anche richiesto informazioni
dettagliate all’Ente europeo per il traffico marino per
ricostruire i movimenti di una decina di navi che una settimana
fa erano nelle vicinanze di una vasta macchia oleosa sospinta
poi dalla corrente verso Israele. Si presume si tratti di decine
di tonnellate di greggio.
Ieri nelle spiagge di Israele migliaia di volontari hanno
provveduto ad una prima pulitura. Ma i danni ambientali, anche
per il fondale marino, sono ingenti e secondo le stime
richiederanno anni di impegno per essere riparati. (ANSAmed).
Fonte Ansa.it