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La preoccupazione della Germania per l’avanzata della Lega

 

Le Europee e il rischio di una Lega sopra il 30% non fanno dormire sonni tranquilli dalle parti di Berlino. Per questo i fari della Germania sono puntati sull’Italia e sul vento populista anti-europa. È quanto è emerso in una lunga intervista di Repubblica a Annegret Kramp-Karrenbauer, la nuova presidente della Cdu candidata a sostituire Angela Merkel dopo il suo annunciato ritiro nel 2021.

I TIMORI DELL’AVANZATA SOVRANISTA IN UE

Karrenbauer si è detta preoccupata per l’onda sovranista in Ue, un onda contro la quale serve molto impegno: «In queste settimane finali voglio dare tutto per rafforzare i partiti di centro. E quelli si rafforzano solo se parliamo del futuro dell’Europa. Credo che per la Cdu/Csu ma anche per il Ppe europeo sarà importante che nel prossimo Parlamento Ue ci siano più forze pro-europee che anti». Forze anti-ue che annoverano anche la Lega di Salvini, con il quale Karrenbauer esclude ogni alleanza.

«VIGILIAMO SULLE VICENDE ITALIANE»

Ma il nostro Paese visto da Berlino è tutt’altro che comprensibile. «Devo essere sincera», ha aggiunto, «La situazione italiana, vista da fuori, è difficile da comprendere. C’è questa insolita alleanza di governo tra populisti di destra e di sinistra. E siamo preoccupati che l’antieuropeismo stia crescendo, anche sotto forma del sostegno alla Lega». Una situazione così complessa costringe Berlino a tenere un’occhio sulle vicende italiane: «Gli sviluppi in Italia – uno dei Paesi fondatori della Ue e uno dei Paesi più grandi e più potenti in Europa – ci costringono e costringono la Germania ad essere molto vigili».

IL TIMORE PER L’INFLUENZA DI CINA E RUSSIA

A preoccupare non è solo la marcia del Carroccio, ma in generale il laboratorio giallo-verde e gli ultimi sviluppi sul campo internazionale: «Ci preoccupa anche che potenze come la Russia e la Cina, che non hanno certamente alcun interesse a un’Europa forte e stabile, stiano cercando di aumentare la loro influenza in Italia», ha detto ancora il capo della Cdu ricordando però che tutto passa per il processo democratico: «Alla fine sono i cittadini che decidono e dobbiamo accettarlo, finché è chiaro che ci sono elezioni democratiche. E su questo non ci sono dubbi, finora, in Italia».

 

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