di Antonella Scott
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Benvenuti in Russia. Il primo ostacolo allo sviluppo del più grande Paese al mondo come meta turistica verrà parzialmente rimosso. Secondo quanto scrive il quotidiano Kommersant, Vladimir Putin ha firmato il provvedimento che dal 1° gennaio 2021 renderà possibile a cittadini stranieri di ottenere online il visto d’ingresso nella Federazione Russa, evitando code, agenzie e appuntamenti ai centri consolari. Anche se l’agevolazione è prevista soltanto per soggiorni brevi, di non più di 16 giorni, e per un solo ingresso. Un passo avanti, tuttavia, che non potrà che incoraggiare le visite turistiche.
Che tantissime città russe meno conosciute meritino di essere visitate, anche al di là di Mosca e San Pietroburgo, si è ampiamente dimostrato con l’esperienza dei Mondiali di calcio del 2018. Intervistata da Kommersant, la responsabile dell’Agenzia federale russa per il turismo Zarina Doguzova ha definito la novità «un vero passo avanti». Con l’introduzione dei visti elettronici la Russia «diventerà lo Stato con il regime di visti più liberale tra i Paesi sviluppati. E la pratica internazionale dimostra che la liberalizzazione del regime dei visti può aumentare l’afflusso di turisti in media del 20-40%».
Ma i visti elettronici saranno disponibili anche per tutte le altre categorie di viaggio, per motivi di lavoro o umanitari, o per visite presso ospiti. Secondo quanto scrive Kommersant, la lista dei Paesi a cui sarà data questa possibilità – e che è a cura del ministero degli Esteri della Federazione Russa – dovrebbe comprendere la Cina, la Corea del Sud, il Giappone, i Paesi dell’Unione Europea e gli altri Paesi europei che non fanno parte dell’area Schengen. Per il momento, chiarisce il quotidiano, non sembra previsto il coinvolgimento di Canada e Stati Uniti, né di Gran Bretagna.
Al momento la possibilità di ottenere un visto elettronico per la Federazione è data – gratuitamente – a chi intende visitare l’Estremo Oriente russo per non più di otto giorni, ma solo ai cittadini di 18 Paesi tra cui India, Iran, Qatar, Cina, Corea del Nord, Sudafrica e Giappone. Visti analoghi saranno possibili dal 1° luglio prossimo per la regione di Kaliningrad, l’enclave russa più occidentale stretta tra Polonia e Lituania. In questo caso però non è ancora disponibile la lista dei Paesi ammessi, né il costo.