Incidenti sono avvenuti la sera dell’11 maggio a Tirana, dove l‘opposizione albanese di centro destra guidata da Lulzim Basha è scesa nuovamente in piazza per chiedere le dimissioni del premier socialista Edi Rama e la formazione di un governo transitorio che prepari le elezioni anticipate. Bottiglie incendiarie, sacche d’inchiostro e fumogeni sono stati lanciati dai manifestanti contro le sedi del governo e quella del Parlamento, che si trova di fronte.
Circa 1500 agenti sono mobilitati. L’intera area attorno al Palazzo del governo è recintata, mentre un cordone della polizia si è schierato davanti all’entrata principale dell’edificio, il cui portone è stato “blindato” con piastre metalliche al posto dei vetri. La protesta dell’11 maggio è la dodicesima organizzata dall’opposizione dallo scorso febbraio dopo la sua decisione di abbandonare il parlamento rinunciando ai mandati dei propri deputati. Anche nelle scorse manifestazioni si sono registrati scontri con la polizia, la quale ha fatto uso di gas lacrimogeni e idranti per disperedere la folla. Il 10 maggio l’ambasciata statunitense a Tirana ha invitato i sostenitori dell’opposizione a “rifiutare la violenza durante la protesta”. I vari appelli della comunità internazionali al dialogo fra le parti sono caduti nel nulla. L’opposizione ha deciso di boicottare anche le amministrative del prossimo 30 giugno, minacciando di non consentire il loro svolgimento. «Non potrà mai esserci un processo di voto senza l’opposizione”, ha sottolineato Basha. Da parte sua la maggioranza non ha dato nessun segnale di retromarcia. «Le elezioni saranno svolte nella data prestabilita e i cittadini voteranno per i loro futuri sindaci», ha più’ volte ribadito Rama, il cui partito ha concluso anche la compilazione della lista dei propri candidati
La polizia albanese ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Mentre il leader di centrodestra Lulzim Basha stava tenendo il suo discorso, un gruppo di manifestanti è salito sulle scale dell’entrata principale, in direzione della quale volavano continuamente bombe Molotov. La polizia ha reagito con i lacrimogeni per disperdere la folla.