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Le sfide per l’Europa a The State of the Union

Ancora alle prese con la pandemia ma proiettata verso un futuro che impone la transizione ecologica, la sfida dell’intelligenza artificiale, il tema irrisolto dei diritti umani e della pace, la necessità della ripresa post Covid. ‘L’Europa in un mondo che cambia’ è il tema della decima edizione di The State of the Union, l’ormai classico appuntamento organizzato dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze in programma da domani e per due giorni, che quest’anno si svolgerà su una piattaforma digitale innovativa progettata per rafforzare il coinvolgimento tra i relatori e il pubblico.

Oltre 150 politici e accademici da tutto il mondo per un appuntamento che quest’anno si è già aggiudicato un record: il più grande e ricco di interventi da quando, nel 2011, la prima edizione si affacciò alla ribalta del dibattito politico e accademico per fare il punto sullo Stato dell’Unione. “Siamo orgogliosi di accogliere una serie così impressionante di oratori di alto livello per discutere del ruolo dell’Europa sulla scena globale”, ha detto il presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse, sottolineando che “negli ultimi dieci anni, la Conferenza sullo Stato dell’Unione si è saldamente affermata come un forum chiave di discussione sulle questioni più importanti che l’Europa e gli europei devono affrontare”. “Quando i responsabili politici e gli accademici si incontrano nascono idee innovative per l’elaborazione delle politiche in tempi difficili”, ha aggiunto Dehousse. E l’idea vincente alla base dell’appuntamento fiorentino è proprio il confronto tra protagonisti che di solito non hanno modo di parlarsi.

Sul palco che prima della pandemia era quello del Salone dei 500 di Palazzo Vecchio e che ora è diventato virtuale si alterneranno tra gli altri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che aprirà i lavori; la direttrice del Fmi Kristalina Georgieva; la neo direttrice del Wto Ngozi Okonjo-Iweala; Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea; Ayşe Cihan Sultanoğlu, segretaria generale aggiunta dell’Onu, nomi di primo piano nel panorama mondiale e, da sottolineare, nomi di donne. Ma ci saranno anche Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e commissario per il Green Deal europeo e il premier albanese Edi Rama; per l’Italia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che concluderà la due giorni il pomeriggio del 7 maggio, la vice ministra degli Esteri Marina Sereni, il sottosegretario agli Affari Europei Enzo Amendola. L’intero evento sarà trasmesso in live streaming su stateoftheunion.eui.eu a partire da giovedì 6 maggio, alle ore 9.

Fonte Ansa.it

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