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Macron protocanonico di San Giovanni in Laterano: Re Sole era troppo poco

Dopo la visita al Papa, come da antica tradizione Emmanuel Macron prenderà possesso del protocanonicato di San Giovanni in Laterano. Non prenderà i voti, e d’altronde la Chiesa Cattolica Apostolica Romana è sopravvissuta anche ad Alessandro VI Borgia

In occasione della visita ufficiale in Vaticano, dopo l’udienza con papa Bergoglio, il presidente francese Emmanuel Macron prendera’ possesso, alle 14.30 nella basilica di San Giovanni Laterano, del titolo di “primo e unico protocanonico d’onore del capitolo lateranense”.
   L’invito accettato da Macron è al centro di polemiche in Francia, alle quali l’Eliseo ha risposto con un breve comunicato: “E’ un titolo onorifico e storico senza alcuna dimensione spirituale. E’ una specie di cerimoniale, una cosa abbastanza veloce, niente di maestoso” si legge in una nota diramata dalla presidenza francese, che ricorda come il titolo in questione faccia parte del “pacchetto presidenziale e non si può rifiutare”, un po’ come la Legion d’onore.
   Il titolo e’ un’antica tradizione risalente al 1604, ai tempi di Enrico IV, primo ad averlo ricevuto dopo aver abiurato il protestantesimo e aver regalato alla basilica di San Giovanni Laterano i benefici dell’abbazia francese di Clairac. Cosi’, ogni 13 dicembre, giorno del compleanno di Enrico IV, in Laterano viene celebrata una messa per la Francia. Una tradizione ininterrotta – eccezione fatta del periodo della Rivoluzione – che Macron ha deciso di rinnovare, accettando di farsi consegnare di persona un titolo onorifico assegnato in passato a tutti i re di Francia e successivamente, almeno sulla carta, a tutti i presidenti d’Oltralpe.
   L’ultimo ad aver partecipato al rituale storico nella cattedrale romana un decennio fa è stato Nicolas Sarkozy, in occasione del quale pronunciò un controverso discorso, molto criticato dalla Francia laica: un elogio al clero e critiche nei confronti degli insegnanti. Francois Hollande declinò l’invito alla cerimonia in Laterano e lo stesso fecero prima di lui il socialista Francois Mitterrand e Georges Pompidou. Invece tutti i capi di stato della V Repubblica francese sono stati ricevuti in udienza, ufficiale o privata, dal Papa.
   “Non tornerà in Francia con una calotta rosso porpora e un saio, non verrà mica ordinato! E’ una distinzione laica di Stato”, hanno replicato, non senza una punta di ironia, alcuni consiglieri di Macron. Ai media francesi fonti vicine all’Eliseo hanno riferito di una “grande confusione” e di un “dibattito esagerato proprio perché non è in gioco la laicità. E’ la stessa cosa di quando ha ricevuto il premio Carlomagno in Germania”.

Fonte: AGI

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