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Meghan presenta il conto al Mail, spese legali e scuse

(ANSA) – LONDRA, 02 MAR – Le scuse in prima pagina, 750.000
sterline di risarcimento per le spese legali sostenute, la
restituzione delle lettere originali pubblicate. E’ la richiesta
pesantissima avanzata dagli avvocati di Meghan Markle nei
confronti della Associated Newspapers Ltd (Anl), la società
editrice che controlla gli storici tabloid nazinal-populisti
britannici Daily Mail e Mail on Sunday, riconosciuta colpevole
nelle settimane scorse da un tribunale londinese di aver violato
la privacy e i diritti di autore della duchessa di Sussex per
aver pubblicato nel 2018 lettere private inviate dalla consorte
del principe Harry in tono addolorato allo ‘snaturato’ padre,
Thomas Markle.
    L’editore ha annunciato ricorso contro il verdetto,
giudicando eccessivi i costi fatturati dai legali della duchessa
per i costi dell’azione giudiziaria andata avanti per mesi:
costi pari in totale a 1,5 milioni di sterline, secondo l’Anl.
    Ma il dispositivo che ha dato torto su tutta la linea al tabloid
è comunque esecutivo e gli avvocati di Meghan non intendono dare
tregua: in un’istanza presentata al giudice d’appello Mark
Warby e resa nota oggi accusano l’Anl di non aver riconsegnato
le missive carpite e di continuare a sfidare la sentenza che ha
definito “illegale il comportamento” delle testate. Di qui la
richiesta di un’ordinanza ad hoc che imponga punitivamente il
versamento preliminare e immediato di metà delle spese legali e
la pubblicazione di un atto di scuse in prima pagina sia sul
Mail on Sunday sia sul Mail online. Nonché la restituzione di
tutti gli originali delle lettere ottenute “illegalmente” da
Thomas Markle, oltre alla “distruzione” sia di qualunque copia
di quei testi, sia di appunti e note ad essi legati. Si tratta
di provvedimenti minimi necessari, nelle parole dell’avvocato
Ian Mill, citato dal Guardian, per costringere il Mail ad
accettare con un riconoscimento pubblico la vittoria legale
della 39enne duchessa; e nello stesso tempo per “scoraggiare
futuri trasgressori della legge”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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