(ANSA) – CITTÀ DEL MESSICO, 03 MAG – Il governo del Messico
ha ufficialmente presentato le sue scuse al popolo indigeno
Maya, per i torti commessi contro di loro dopo la conquista
spagnola.
Queste scuse, che coincidono con i 500 anni della Conquista,
sono state formulate ieri su iniziativa del presidente messicano
Andrés Manuel López Obrador e del suo omologo guatemalteco
Alejandro Giammattei nel comune di Felipe Carrillo Puerto, nello
stato sudorientale di Quintana Roo. “Ci scusiamo con il popolo
Maya per i terribili abusi commessi da individui e potenze
nazionali e straniere durante la conquista, i tre secoli di
dominio coloniale e i due secoli di Messico indipendente”, ha
detto López Obrador riferendosi in particolare alla Guerra delle
caste del XIX secolo. Durante la cerimonia, il governo messicano
ha riconosciuto inoltre il razzismo e la discriminazione che
questa minoranza etnica soffre ancora, due secoli dopo
l’indipendenza del Paese.
La costruzione del Treno Maya, progetto di punta dell’attuale
governo messicano, è stata menzionata durante la cerimonia e ha
attirato fischi da parte dei residenti. Nel giugno 2020, Lopez
Obrador ha dato il via libera alla costruzione della linea lunga
1.500 chilometri che dovrebbe attraversare diverse parti della
penisola dello Yucatan, dove si trova la località di Cancun.
Diverse organizzazioni rifiutano però il progetto, sostenendo
che causerà danni all’ambiente e a diverse comunità indigene in
questa regione. (ANSA).
Fonte Ansa.it