(ANSA) – BOGOTA’, 21 SET – Almeno 70.376 migranti, 13.655 dei
quali bambini, hanno attraversato tra gennaio e agosto il
cosiddetto “Tapón del Darién”, la zona di foresta che separa la
Colombia da Panama, una cifra simile al numero totale di persone
passate in quella zona negli ultimi cinque anni. Il dato è stato
reso noto dalla Federazione Internazionale delle Società di
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc), che ha messo in guardia
sulla necessità di proteggere e assistere queste persone, che
spinte dalla necessità decidono di attraversare “una delle rotte
migratorie più pericolose del mondo”.
Si tratta per lo più di migranti da Haiti, Cuba, Venezuela e
da nazioni africane e asiatiche che le guerre, la fame, i
bisogni economici o il sogno di una nuova vita hanno spinto
verso la frontiera sud degli Stati Uniti e il Canada.
“Mentre la pandemia e le sue conseguenze persistono, il
numero di migranti che attraversano il Darien ha raggiunto
livelli record quest’anno. A Panama, abbiamo visto tra le 600 e
le 1.300 persone entrare nel Paese ogni giorno”, ha dichiarato
Martha Keays, direttrice regionale dell’Ifrc per le Americhe,
sottolineando che si tratta di un viaggio pieno di “rischi” e
che i migranti che vivono questa esperienza “mostrano spesso
segni di traumi fisici e mentali”.
Molte di queste sono persone arrivate nelle nazioni
sudamericane per iniziare un nuovo progetto di vita, ma a causa
di “disparità socioeconomiche, stigma, discriminazione e
pandemia” hanno perso il loto lavoro o la loro casa e sono stati
costretti a “ri-emigrare” . (ANSA).
Fonte Ansa.it