(ANSA) – ROMA, 21 DIC – “L’Europa non ha strumenti, in
termini di budget, personale e potere reale” per affrontare la
crisi migratoria, e sono state fatte anche “scelte sbagliate con
il trattato di Dublino, ma quello che sta succedendo in Polonia
deve spingere per arrivare a una dimensione europea delle
politiche migratorie”. Lo ha detto il sottosegretario agli
Esteri Benedetto Della Vedova all’ANSA a margine della
Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici.
In quest’ottica una decisione sul “controllo delle frontiere
esterne, i rimpatri, la gestione delle procedure di asilo, se
verrà presa a livello europeo sarà efficace, se invece sarà
affidata ai singoli stati rischia di naufragare”, ha avvertito
Della Vedova. Lo stesso vale per una “partnership con i Paesi
africani”, ed in questa chiave una “prima strategia contro
l’immigrazione illegale”, per chiudere i rubinetti ai
trafficanti di esseri umani, è “aprire canali di migrazione
legale con i paesi di partenza, ossia dare qualcosa in caso a
coloro a cui chiediamo di non far partire i migranti”.
Parlando nello specifico della Conferenza degli Ambasciatori,
Della Vedova ha spiegato che si tratta di un momento importante
per dare “una regia unitaria al lavoro dei diplomatici” per
promuovere gli interessi dell’Italia. Un Paese, ha sottolineato,
che attraversa “un periodo particolarmente positivo, che si è
conquistato stima e ammirazione. E questa stima fa valorizzata
per trasmettere l’idea che l’Italia non è solo il frutto di
eredità storiche e culturali ma si muove bene anche nel
presente, nella cornice Ue, e sa affrontare sfide complesse come
la pandemia”.
Il sottosegretario agli Esteri ha ricordando anche che “l’economia cresce più della media Ue e l’export corre più di
tutti i partner”, e quindi è il “momento per promuovere in modo
integrato un’immagine di qualità, amicizia e efficienza”
dell’Italia. (ANSA).
Fonte Ansa.it