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Navalny: Putin, ho permesso personalmente le cure all’estero

(ANSA) – MOSCA, 23 OTT – Il presidente russo Vladimir Putin
ha dichiarato ieri sera di aver autorizzato personalmente il
trasferimento in aeroambulanza all’ospedale Charité di Berlino
del suo principale oppositore, Alexiei Navalny, che a fine
agosto ha rischiato la vita per un sospetto avvelenamento.
    Laboratori in Germania, in Francia, in Svezia e gli esperti
dell’Opac hanno trovato nelle analisi di Navalny tracce di
Novichok, una potente neurotossina sviluppata in Unione
Sovietica ai tempi della guerra fredda.
    “Non appena la moglie di questo cittadino si è appellata a
me, ho subito chiesto ai procuratori di verificare la
possibilità di andare all’estero per le cure”, ha dichiarato
Putin in tv rimarcando che Navalny ha potuto viaggiare
nonostante le restrizioni imposte per un’indagine.
    Navalny è collassato a bordo di un aereo ed è stato
ricoverato per due giorni in un ospedale di Omsk prima di essere
trasportato in aeroambulanza e in stato di coma alla clinica
Charité di Berlino. Inizialmente, i medici di Omsk impedivano il
trasferimento in aeroambulanza del paziente sostenendo che le
sue condizioni fossero instabili.
    Per il suo avvelenamento, l’Ue ha imposto sanzioni a sei alti
funzionari russi, tra cui il direttore dei servizi di
intelligence (Fsb) Aleksandr Bortnikov. Secondo l’Ue, infatti,
l’avvelenamento col Novichok non sarebbe stato possibile senza
il coinvolgimento dei servizi segreti, del ministero della
Difesa russo e dell’ufficio esecutivo del Cremlino. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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