(ANSA) – BELGRADO, 22 DIC – Leader religiosi e politici
bosniaci hanno duramente criticato il primo ministro ungherese
Viktor Orban, accusato di aver offeso la popolazione musulmana
del Paese balcanico. A provocare l’incidente è stata una
dichiarazione di Orban, riportata dal suo portavoce e segretario
di Stato alla comunicazione e le relazioni internazionali, Zoltan Kovacs. “La sfida con la Bosnia è come integrare (in
Europa, nda) un Paese con due milioni di musulmani”, ha detto
Orban durante una conferenza-stampa fiume ieri, citato da
Kovacs.
Durante il lungo incontro con la stampa, il premier
ungherese aveva parlato di Balcani, affermando che la regione “non può essere stabilizzata senza i serbi, senza la Bosnia e la
Bosnia non può essere stabilizzata senza i serbo-bosniaci. La
chiave dei Balcani è la nazione serba”, ha affermato il leader
magiaro, come riportato dal portale governativo About Hungary.
Il membro bosgnacco della presidenza tripartita bosniaca
Šefik Džaferović ha definito “vergognosa” la dichiarazione di
Orban sulle difficoltà di integrare la Bosnia per colpa della
sua popolazione di fede musulmana, mentre il capo della comunità
islamica nel Paese, il Reis-ul-ulema Husein Kavazovic, ha
parlato di dichiarazioni “xenofobe e razziste”. Nel frattempo,
un partito di sinistra, Nasa Stranka, ha chiesto che venga
vietato a Orban di recarsi a Sarajevo in visita ufficiale a
gennaio. (ANSA).
Fonte Ansa.it