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Polonia e Ungheria impugnano clausola budget Ue

(ANSA) – BERLINO, 11 MAR – La Polonia e l’Ungheria hanno
impugnato davanti alla Corte europea il meccanismo dello stato
di diritto contenuto nel bilancio europeo. La notizia viene
riportata dall’APA e dalla AFP. La Corte dovrà verificare se sia
legittimo un taglio delle risorse previste dal bilancio Ue, in
caso di violazioni in materia di Stato di diritto. A causa dello
scontro sul meccanismo dello stato di diritto, Budapest e
Varsavia avevano a lungo minacciato di bloccare, alla fine del
2020 l’approvazione del bilancio 2021-2027 e del Recovery fund,
sollevando un vero e proprio caso in Ue, alla luce della
pandemia e della forte attesa dei fondi da parte di molti Paesi,
fra cui l’Italia. Grazie alla mediazione tedesca, che all’epoca
aveva la presidenza del semestre europeo, i due Paesi avevano
alla fine, a dicembre, approvato il bilancio insieme agli altri
25 membri. La possibilità di un ricorso alla Corte Ue era però
contenuta in un allegato, ed era parte decisiva del compromesso
trovato con Berlino. I due governi sovranisti avevano già
annunciato che se ne sarebbero serviti. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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