Il Carroccio pesca nei Paesi dell’Est di Visegrad (Ungheria, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca) passando da Marine Le Pen in Francia fino all’Afd in Germania. Grande assente nel capoluogo lombardo – come già accaduto ad aprile – è il premier ungherese Viktor Orban, sospeso dal Partito popolare europeo (Ppe), ma con un piede ancora dentro il gruppo di centrodestra e che viene considerato la testa di ponte per un’eventuale alleanza con le forze più oltranziste. Di seguito, una breve panoramica delle forze politiche arrivate a Milano.
IL RASSEMBLEMENT CONTRO MIGRANTI E “ISLAMIZZAZIONE” DELL’UE
Le Pen è una delle protagoniste dell’evento essendo la principale compagna di viaggio di Salvini nell’impresa di creare un’alleanza che abbia come comune denominatore la lotta all’immigrazione e all’islamizzazione dell’Europa e la salvaguardia dell’identità nazionale. I recenti sondaggi fotografano un duello al fotofinish tra il suo partito e quello di Emmanuel Macron, l’ultimo dà Le Pen addirittura in vantaggio.
I TEDESCHI DI AFD E LA COSTITUZIONE NEL MIRINO
Joerg Meuthen è il portavoce della formazione tedesca di ultradestra Alternative für Deutschland (Afd) che, secondo una recente ricerca, sarebbe in lieve calo rispetto alla rilevazione della settimana precedente passando dal 13 al 12%. Tra le sue ultime proposte quella di inserire il riconoscimento della «cultura dominante tedesca» e la protezione dei suoi valori e tradizioni nella Costituzione.
IL CASO STRACHE AGITA LA CORSA DI FPÖ
La formazione austriaca Fpö, guidata dal vice cancelliere Heinz-Christian Strache, puntava la prua verso l’Eurocamera col vento in poppa. Poi, alla vigilia del vertice di Milano, è scoppiato uno scandalo che rischia di comprometterne la corsa: proprio Strache è finito nella bufera per un video in cui si dice disposto ad accettare soldi di dubbia provenienza da una sedicente nipote di un oligarca russo, in cambio di favori. A rappresentare Fpö in piazza Duomo c’è l’eurodeputato Harald Vilimski. I recenti sondaggi vedono il partito terzo dopo i popolari dell’Ovp del cancelliere Sebastian Kurz e l’Spo, ma non è escluso che il caso Strache – unito alla presa di distanza da parte dello stesso Kurz – provochi una emorragia di voti a pochi giorni dalle Europee.
GLI OLANDESI DEL PVV NEL NOME DI WILDERS
Il Partito per la libertà olandese è guidato da Geert Wilders, volto arcinoto della destra euroscettica, che però alle provinciali del 20 marzo scorso è stato sorpassato a destra dal Fvd guidato da Thierry Baudet. Secondo Wilders, l’attuale Ue non è democratica e vuole distruggere l’identità delle nazioni.
I NAZIONALISTI FIAMMINGHI DI VLAAMS BELANG
L’europarlamentare belga Gerolf Annemans porta il sostegno del partito nazionalista fiammingo a Milano. A Strasburgo Vlams Belang siede con il partito di Le Pen e di Salvini insieme ad un serie di altre formazioni di estrema destra nel gruppo Enf.
OKAMURA, L’ASTRO NASCENTE DELLA DESTRA EUROPEA
Il ceco-giapponese Tomio Okamura è un altro astro nascente dell’estrema destra europea che guida l’Spd nella Repubblica Ceca, affermatosi alle elezioni di ottobre come quarta forza politica del Paese, col 10,6% e 22 seggi. «Vogliamo cambiare la collaborazione europea in una cooperazione tra Paesi liberi e sovrani. L’attuale Ue deve finire, non credo sia riformabile», ha affermato recentemente.
SME RODINA E L’IMPRENDITORE MILIARDARIO KOLLAR
L’imprenditore miliardario Boris Kollar, parlamentare di Bratislava, presiede la formazione di estrema destra slovacca ‘Siamo una famiglia’, all’opposizione. Recentemente in un tour elettorale Le Pen ha fatto tappa in Slovacchia incontrandolo e dandogli il suo sostegno.
IL DANSK FOLKPARTI E IL DIVORZIO CON FARAGE
Il danese Andres Vistisen rappresenta il Partito del popolo danese, fortemente euroscettico, terza forza del Paese. Nato nella Danimarca rurale del Nord ha scelto di lasciare il gruppo Efd del britannico Nigel Farage in cui è stato nella passata legislatura per entrare nel gruppo Ecr.
LA RINCORSA DEI VERI FINLANDESI
Per la formazione di Olli Kotro, i Veri Finlandesi che alle elezioni del 14 aprile hanno raccolto un risultato eclatante col 17,5%, c’è Laura Huhtasaari, deputata al parlamento di Helsinki e primo vicepresidente del partito.
I NAZIONALISTI ESTONI ENTRATI NEL GOVERNO
Il partito nazionalista estone Ekre è presente con Jaak Madison, deputato al parlamento oltre che vicepresidente del partito. Ekre è entrato nel governo di Tallinn con cinque ministri.
L’IMPRENDITORE BULGARO ANTI-MIGRANTI
Il ricco imprenditore bulgaro Veselin Mareshki è il fondatore del partito Volontà. Vicepresidente dell’Assemblea nazionale bulgara, è un convinto nazionalista che auspica rigidi controlli sull’immigrazione.