(ANSA) – PARIGI, 17 DIC – Il numero di giornalisti uccisi si è praticamente dimezzato nel 2019, scendendo ad un livello “storicamente basso” dall’inizio delle rivelazioni di Reporters Sans Frontières (Rsf): è quanto emerge dal bilancio annuale dell’Ong francese, secondo cui il giornalismo resta comunque un mestiere pericoloso. In totale, secondo il conteggio di Rsf, sono 49 i giornalisti uccisi nel mondo nel 2019, 46 uomini e tre donne, contro gli 80 del 2018.
Tra le vittime, quest’anno, 36 giornalisti professionisti, 10 non professionisti e 3 collaboratori. Oltre metà di loro (29) sono stati uccisi in zone di pace e oltre il 60% deliberatamente assassinati per la loro professione. Quest’anno, nessun operatore dei media ha perso la vita durante un reportage all’estero, l’insieme dei morti è stato ucciso nel proprio Paese. Secondo Rsf, che pubblica questo rapporto annuale dal 1995, “bisogna risalire all’anno 2003 per avere un livello così basso di giornalisti uccisi”.