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Scandalo Indonesia, in aeroporto test Covid con tamponi riusati

(ANSA) – ROMA, 05 MAG – Lavavano i tamponi nasali per il
Covid e li utilizzavano nuovamente per testare i passeggeri in
partenza all’aeroporto di Medan, in Indonesia. Con questa accusa
sono stati arrestati cinque impiegati di una casa farmaceutica
e, come riporta la Bbc, secondo la polizia circa 9mila persone
potrebbero essere state sottoposte ai controlli con bastoncini
riutilizzati. Ora Kimia Farma, società a controllo statale,
rischia una potenziale causa legale da parte dei viaggiatori. Secondo la ricostruzione del Jakarta Post, sono stati usati
più volte almeno 150 kit per il test rapido antigenico, che deve
dare risultato negativo per consentire al viaggiatore di
imbarcarsi, come previsto dai provvedimenti governativi. Uno
scandalo che, sottolinea il quotidiano locale, insidia le
prospettive di ripresa del turismo, uno dei pilastri
dell’economia indonesiana.
    Per la polizia questo raggiro sistematico è iniziato a
dicembre nello scalo del capoluogo di Sumatra occidentale. Dopo
numerose lamentele da parte di viaggiatori per ‘falsi positivi’,
la polizia settimana scorsa ha inviato un agente sotto copertura
a sottoporsi al controllo, risultato positivo: i suoi colleghi
hanno fatto irruzione nel laboratorio dei test, scoprendo che i
kit venivano riutilizzati.
    Ci sono denunce da parte di 23 testimoni, riferiscono media
locali, secondo cui le autorità sospettano che la frode (dal
valore stimato di circa 124mila dollari) sia servita anche a
finanziare la costruzione di una casa di lusso per uno dei
sospettati. Kimia Farma ha licenziato i dipendenti coinvolti
promettendo di irrigidire controlli interni. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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