(ANSA) – BEIRUT, 02 LUG – I curdi siriani hanno trasferito
una trentina di adolescenti dal campo di Al-Hol in un centro di
riabilitazione per i figli di jihadisti, chiedendo aiuti
internazionali per creare una quindicina di istituzioni simili.
Lo ha detto un funzionario locale.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha
lanciato un allarme per la reclusione “di centinaia di bambini,
per lo più ragazzi, alcuni di appena 12 anni”, in “carceri per
adulti, che non sono posti per loro”.
Dopo aver guidato diverse offensive contro l’Isis, le
autorità semiautonome curde nel nord-est della Siria gestiscono
ora la presenza nelle loro carceri di migliaia di combattenti e
migliaia di donne e bambini nei campi. Riconoscendo la
condizione di detenzione di molti minori, Abdelkarim Omar, capo
degli Affari Esteri dell’amministrazione curda, ha però
precisato che sono stati trattenuti in alloggi separati dagli
adulti, sottolineando l’importanza di creare centri di
riabilitazione.
“Il posto dei bambini non è né in prigione né nei campi”, ha
detto all’Afp, confermando che “da Al-Hol sono stati portati
fuori dai 30 ai 35 bambini sopra i 12 anni e per loro stiamo
preparando un centro di riabilitazione ad Hassaké (nel
nord-est), che sarà pronto nei giorni a venire”, ha aggiunto.
Il campo di Al-Hol è diventato una vera e propria tendopoli
che ospita quasi 62.000 persone, tra cui circa 10.000 donne e
bambini stranieri secondo l’ONU, che ha messo in guardia contro “casi di radicalizzazione”. (ANSA).
Fonte Ansa.it