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Siria:acqua Eufrate scarseggia, milioni di persone a rischio

(ANSAmed) – BEIRUT, 26 MAG – Nel nord-est della Siria la
portata del fiume Eufrate è minore rispetto agli altri anni e
questo rischia di rendere inoperative le due principali centrali
idroelettriche della regione, riducendo drasticamente la
fornitura già carente di elettricità e acqua potabile.
    L’allarme è stato lanciato nelle ultime ore da diverse
organizzazioni umanitarie locali curdo-siriane che lavorano
nelle regioni nord-orientali, controllate dall’ala siriana del
Partito dei lavoratori curdi (Pkk) anti-turchi.
    La chiusura di entrambe le dighe comporterebbe la perdita
della principale fonte di elettricità per tre milioni di persone
e una carenza di acqua potabile per oltre cinque milioni di
persone, affermano le organizzazioni umanitarie.
    L’Eufrate, che nasce in Turchia, solitamente viene inondato
di acqua tra gennaio e aprile ma quest’anno il livello d’acqua
registrato nel tratto turco del fiume è particolarmente basso.
    In Turchia si è inoltre registrata una diminuzione delle
precipitazioni quest’anno.
    Il governo di Ankara, che controlla direttamente e
indirettamente ampi territori siriani nel nord-ovest e nel
nord-est anche tramite milizie locali anti-curde, è da settimane
accusato sia dal governo centrale siriano sia dalle autorità
curdo-siriane di esser responsabile della riduzione della
portata d’acqua del fiume.
    L’acqua dell’Eufrate alimenta due centrali elettriche, quella
di Tabqa e quella di Tishrin, entrambe gestite dalle forze
curdo-siriane, ostili alla Turchia.
    Le organizzazioni umanitarie siriane, citate dal sito di
notizie al Monitor, affermano che la diga di Tishrin sta
attualmente vivendo livelli di acqua estremamente bassi, con
conseguenti blackout elettrici. Se l’approvvigionamento idrico
non viene aumentato, la diga dovrà cessare di funzionare entro
metà giugno, affermano le organizzazioni. Anche le riserve
d’acqua nella diga di Tabqa sono esaurite per oltre l’80%, si
afferma nella relazione diffusa dai media regionali.
    Entrambe le dighe assicurano acqua ed elettricità non solo
alle zone controllate dalle forze curde ma anche alle aree
governative e a quelle sotto controllo turco a nord di Aleppo.
    (ANSAmed).
   

Fonte Ansa.it

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