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Somalia: alta tensione a Mogadiscio, barricate anti Farmajo

 Alta tensione a Mogadiscio, dopo gli scontri di ieri seguiti a un corteo di protesta contro l’estensione per legge del mandato del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed detto Farmajo. Nella notte l’accesso ad alcuni quartieri è stato bloccato da combattenti filo-opposizione e i militari sono stati visti sulle strade che portano alle roccaforti dell’opposizione dove erano stati improvvisati blocchi stradali, con uomini armati e veicoli dotati di mitragliatrici, secondo testimoni.
    “Sia le forze armate somale che i combattenti pro-opposizione hanno preso posizione lungo alcune strade chiave, alcuni mezzi pubblici sono in funzione ma in alcune zone non consentono a nessuno di muoversi”, ha detto all’Afp Abdullahi Mire, un residente locale.
    La Somalia sta attraversando una delle peggiori crisi politiche degli ultimi anni. Il 12 aprile il parlamento somalo ha approvato una legge che proroga di due anni il mandato, scaduto a febbraio, del presidente Mohamed detto Farmajo, e prevede che le elezioni non si tengano prima del 2023. Ieri una manifestazione contro Farmajo, scortata da uomini pesantemente armati, è rapidamente sfociata in scambi di colpi di arma da fuoco con le forze somale nel quartiere di Sanca, a nord della città. Sono seguiti altri scontri, anche violenti, soprattutto nei distretti di Marinaya e KM4, trafficato crocevia del centro.
    Non è note se ci siano state vittime.
    Nelle prime ore di oggi il primo ministro Mohamed Hussein Roble si è detto, in una conferenza stampa, “profondamente rattristato per la tragedia che ha sconvolto la sicurezza nella capitale”. “Chiedo a tutti di preservare la stabilità e di prendersi cura della comunità”, ha aggiunto, invitando le forze armate a “rispettare il loro impegno” e “proteggere” la gente di Mogadiscio.
   

Fonte Ansa.it

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