La festa dell’aglio si trasforma in tragedia. Colpi di arma da fuoco contro la folla durante il Gilroy Garlic Festival, appuntamento gastronomico che richiama ogni anno decine di migliaia di persone: il bilancio preliminare è di almeno quattro morti, inclusi il killer e un bambino di tre anni, e 15 feriti.
I video postati su Twitter mostrano scene di panico, con la gente che fugge sentendo in sottofondo colpi di arma da fuoco. Le informazioni sull’accaduto sono ancora poco chiare. Alcuni media locali parlano di due sospettati di cui uno morto e uno in fuga. La testimone Julissa Contrera parla di un uomo bianco sui 30 anni, in possesso di un’arma semiautomatica. “Aveva un fucile, sparava in tutte le direzioni. Era in grado di sparare tre o quattro colpi al secondo” dice Contrera a Nbc. “Era preparato per il gesto” aggiunge.
Secondo altri testimoni il presunto attentatore era vestito in assetto militare, con giubbotto antiproiettili e pantaloni stile militare. “Sembrava volesse uccidere il maggior numero di persone possibile”, riferisce un’altra testimone. “La polizia è sulla scena della sparatoria a Gilroy, in California. State attenti!” twitta il presidente americano, Donald Trump, poco dopo che le indiscrezioni sulla sparatoria sono iniziate a rimbalzare sui social.
A chi gli chiedeva perché stava sparando sulla folla il killer avrebbe risposto “perché sono molto arrabbiato”, ha raccontato Jack van Breen, il cantante del gruppo Tin Man che si stava per esibire al festival, affermando che l’uomo indossava una maglietta verde e un fazzoletto sul grigio intorno al collo.
La Cnn riferisce di un fucile e di munizioni rinvenute sulla scena del crimine. La sparatoria è avvenuta nella giornata conclusiva del festival. Il Gilmroy Garlic è un appuntamento annuale che ruota intorno all’aglio, di cui Gilmroy è un importante produttore. Marie Blankley, il sindaco di Gilmroy, parla di una “tragedia”. “E’ orribile” twitta il governatore della California, Gavin Newsom. Esprime la sua vicinanza alla cittadina della California anche Kamala Harris, la senatrice democratica candidata alla Casa Bianca. “Nel nostro Paese c’è un’epidemia di violenza con armi da fuoco che non possiamo tollerare” afferma. L’incidente riapre infatti il dibattito sulle armi negli Stati Uniti, con la sparatoria avvenuta in California, uno degli stati americani con le legge più rigide sulle armi.