(ANSA) – BERLINO, 30 NOV – Una maestra del corpo di ballo “razzista”, che ha preteso la pratica del “whitefacing” da una
ballerina nera, per rappresentare “il lago dei Cigni”. È questo
il cuore della denuncia di Chloe Lopes Gomes, che travolge lo
Staatsballett di Berlino.
La ballerina francese ha raccontato – per la prima volta allo
Spiegel – di aver subito forti discriminazioni nella prestigiosa
istituzione della capitale tedesca a causa del colore della sua
pelle. Alla fine di ottobre, Lopes Gomes non ha avuto il rinnovo
del contratto, e a questo punto si è fatta avanti, per riferire
del clima fortemente discriminatorio. La vicenda è rimbalzata
sulla stampa locale, che riporta delle accuse in particolare nei
confronti della maestra di ballo, che pretese in passato, fra
l’altro, che la ballerina truccasse il viso di bianco, per non
penalizzare “l’omogeneità” della rappresentazione del Lago dei
cigni.
Secondo il Tagesspiegel si tratterebbe di “una tedesca dalla
biografia nell’est”. La Lopes Gomes, che ha lavorato in passato
nelle compagnia di Nizza, di Londra e per il “Bejart Ballet” ha
affermato di non essere mai stata tanto discriminata come
accaduto allo Staatsballett di Berlino. Il caso ha sollevato
polemiche anche nel settore: la rivista tedesca “Ballett
Journal”, ad esempio, scrive della vicenda con un articolo dal
titolo “come una cattiva ballerina si mette in scena come
vittima”. (ANSA).
Fonte Ansa.it