(ANSA) – GINEVRA, 09 APR – Conti in profondo rosso per la
ferrovia più alta d’Europa. Per la prima volta nella sua storia, la ferrovia a cremagliera della Jungfrau ha annunciato una
perdita netta al termine dell’esercizio 2020, riferisce oggi la
stampa svizzera. La perdita netta nel 2020 si è attestata a 9,7
milioni di franchi (circa 8,8 mln di euro), contro un utile di
53,3 milioni realizzato l’anno precedente, precisa l’agenzia di
stampa Ats-Keystone. A causa del coronavirus e delle relative
restrizioni, l’operatore delle ferrovie di montagna ha perso i
turisti internazionali provenienti principalmente dall’Asia.
Il viaggio a bordo del treno alpino è tra le principali
attrazioni turistiche della Svizzera. Attraversa paesaggi alpini
di montagne e ghiacciai e raggiunge la stazione ferroviaria più
alta d’Europa, a 3.454 metri sopra il livello del mare, nel
cuore del patrimonio dell’UNESCO “Alpi Svizzere
Jungfrau-Aletsch”. Il percorso di 9 km offre una vista sulle
vette dell Eiger e il Mönch, superando un dislivello di quasi
1.400 metri . Tuttavia nel 2020 la pandemia ha allontanato i
turisti stranieri ed il turismo interno non è bastato a
compensare la perdita: allo Jungfraujoch sono salite “solo”
363’000 visitatori circa, rispetto al milione registrato negli
anni precedenti.
I vertici della la società bernese che gestisce la ferrovia
della Jungfrau ritengono che la crisi pandemica continuerà a
pesare “gravemente” sull’esercizio 2021. (ANSA).
Fonte Ansa.it