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Tornati negli Usa i tre prigionieri americani: ora la Corea del Nord attende Trump

Atterrati a Washington commossi, i tre sono stati accolti dal presidente americano. Dopo questo gesto di buona volontà di Pyongyang, si guarda al vertice di Singapore che si terrà ai primi di giugno. Kim Jong-un rinuncerà a tutti i missili nucleari?

Washington (Stati Uniti) – L’aereo con a bordo i tre prigionieri americani liberati dalle autorità nordcoreane è atterrato alla base aerea Andrews vicino a Washington. Ad accoglierli il presidente americano Donald Trump, insieme alla First lady Melania. I tre sono cittadini americani di origine coreana che si trovavano in Corea del Nord, furono arrestati e detenuti per molti anni. I loro nomi: Kim Hak-song, Tony Kim e Kim Dong-chul. 
La liberazione dei tre americani è un gesto di buona volontà da parte di Pyongyang in vista dello storico incontro che si terrà a Singapore fra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. «Sono molto onorato di aver aiutato queste persone fantastiche» – ha detto il presidente americano riferendosi ai tre ex-prigionieri «ma il vero onore sarà se riusciremo a eliminare le armi nucleari che minacciano la penisola coreana». ha sottolineato Trump.

Il futuro vertice di Singapore, che dovrebbe tenersi all’inizio di giugno, è stato definito dal dittatore nordcoreano «un eccellente primo passo nella promozione di uno sviluppo positivo della situazione nella penisola coreana e per la costruzione di un futuro roseo». Il mondo guarda con speranza a un vertice che dovrebbe mettere la parola fine all’escalation nucleare della Corea del Nord, che fino a poco tempo fa minacciava non solo i suoi Paesi vicini – Sud Corea e GIappone – ma anche l’Occidente, dato che gli ultimi missili nordcoreani si sono rivelati in grado di colpire anche Europa e Stati Uniti.

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