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Torturato da Cia lo racconta in disegni

(ANSA) – NEW YORK, 5 DIC – Le torture della Cia attraverso gli occhi del torturato: dal ‘waterboarding’ che induce il senso della morte imminente per soffocamento, al confinamento forzato in una gabbia dove nessun movimento è possibile. Una serie di disegni pubblicati per la prima volta in uno studio della Seton Hall University gettano una luce raccapricciante sulle maniere “forti” usate dall’agenzia di intelligence dopo le stragi dell’11 settembre. Autore dei disegni e vittima allo stesso tempo è Abu Zubaydah, un palestinese tuttora detenuto a Guantanamo senza essere mai stato incriminato, Zubaydah fu il primo jihadista sottoposto ai “metodi di interrogatorio rafforzati” adottati con l’imprimatur del presidente George W.
    Bush dopo le stragi di al Qaida. I disegni del prigioniero sono un macabro diario per immagini di quanto accade in un “sito nero” della Cia in Thailandia nell’agosto 2002.
   

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