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Donald Trump e Kim Jong-un
È previsto per fine febbraio il secondo vertice tra il presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un, dopo lo storico faccia a faccia dello scorso giugno a Singapore. Ad annunciarlo è stata la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, alla fine dell’incontro di 90 minuti tra Trump e il generale Kim Yong-chol, braccio destro del dittatore di Pyongyang ed ex capo dell’intelligence del Paese.
“Il presidente non vede l’ora di incontrare Kim in un luogo che sarà annunciato più avanti”, ha sottolineato la Sanders, lasciando intendere che non sono ancora stati finalizzati i dettagli logistici. Tre le possibili location identificate, il Vietnam, la Thailandia e le Hawaii. Il negoziatore nordcoreano prima di incontrare Trump, al quale avrebbe consegnato una lettera di Kim, si è riunito a porte chiuse, in un albergo di Washington, con il segretario di Stato americano Mike Pompeo e l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Corea del Nord, Stephen Biegun.
Washington più morbida sull’inventario nucleare di Pyongyang
Dopo il vertice di Singapore, Trump aveva trionfalmente dichiarato di aver neutralizzato la minaccia nucleare. Eppure, alla vigilia dell’arrivo a Washington di Kim Yong-chol, il miliardario ha definito Pyongyang ancora una seria minaccia, annunciando un rafforzamento della difesa missilistica Usa. Come condizione, per un secondo incontro con Trump e in vista di un allentamento delle sanzioni economiche, gli Usa avevano chiesto a Kim una lista dettagliata degli asset atomici. Ma dopo mesi di stallo nei negoziati, le condizioni sono state allentate e il vice presidente Mike Pence lo scorso novembre ha confermato alla Nbc che l’inventario delle armi atomiche non era necessario per continuare a trattare con Pyongyang.
Kim ha trascorso 3 giorni a Pechino, dall’8 al 10 gennaio scorsi, con la moglie Ri Sol-ju, ospite del presidente cinese Xi Jinping e della first lady Peng Liyuan. La visita dovrebbe aver coinciso con il 35esimo compleanno di Kim, anche se la Corea del Nord non ha mai confermato la sua data di nascita, e con la preparazione del secondo round de visu con Trump.
“Grandi progressi”
Ad ogni modo, Trump ha parlato di “grandi progressi” nelle trattative sul nucleare parlando con i cronisti alla Casa Bianca, aggiungendo che è stato già scelto il Paese in sui si svolgerà il summit con, specificando che presto ci sarà “un annuncio” in merito. “Le cose vanno molto bene con la Corea del Nord”, ha chiosato il presidente.
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