Islamista, ma senza il velo. Indipendente, né di destra né di sinistra. 54 anni, farmacista, “Essere il primo sindaco donna di Tunisi è un orgoglio per tutte le donne tunisine”. Ma non sarà solo la capitale ad avere un sindaco donna
Tunisi – Una bassa partecipazione al voto, ma un successo per le donne. In Tunisia, per le prime elezioni comunali a sette anni dalla Rivoluzione dei gelsomini, è andato a votare un elettore su tre. E chi l’ha fatto ha premiato le donne: non sarà solo Tunisi ad avere per la prima volta un sindaco donna, ci sono anche altre città. Al di là dell’imposizione del 50 per cento di quote rosa nelle liste, ha vinto la loro determinazione in un mondo tradizionalmente maschilista.
È un profilo che a volte sembra contraddittorio, quello di Souad Abderrahim, la farmacista 53enne che è riuscita a conquistare la poltrona di sindaco di Tunisi, prima donna nella storia del Paese. Candidata con il partito islamista Ennahda, non porta il velo e veste all’occidentale, spesso in tailleur. Ha puntato tutto sulla lotta alla discriminazione di genere. Come riporta Souad Abderrahim dell’Agi, precisa di essere “indipendente“, né di destra né di sinistra. Souad ha dedicato la sua vittoria a tutte le donne del suo Paese: “Essere il primo sindaco donna di Tunisi è un orgoglio per tutte le donne tunisine”. Ma come lei tante altre, e di diversi schieramenti, siederanno nei consigli comunali delle varie città del Paese nordafricano lottando per le loro idee.
Nel 2011, organizzando una carovana umanitaria per rifornire di medicinale gli ospedali semi-abbandonati del sud del Paese, è ritornata la sua passione per la politica, iniziata nel 1985 con le lotte studentesche che le sono costate anche due settimane di carcere. Quindi ha scelto di valorizzarla con il partito islamista Ennahda: “Ho iniziato a studiare il loro programma e l’ho trovato convincente. Inoltre, c’era già molta fiducia tra loro e me. L’ho trovato propizio a difendere i risultati della donna presentando la mia candidatura all’Assemblea costituente con Ennahdha. Come donna, la mia presenza potrebbe essere una garanzia, una salvaguardia per i nostri diritti“, sosteneva nel 2011 preparandosi a fare parte della squadra che avrebbe scritto la nuova Costituzione tunisina. Nel 2014 Souad Abderrahim ha ottenuto l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al merito tunisino.