L’attore comico 41enne Volodymyr Zelensky, dato in pole position dai sondaggi, ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali in Ucraina. L’attore ha ottenuto il 30,7% seguito dal presidente uscente Petro Poroshenko, con il 18,6%. Questi i primi dati degli exit poll. Rimane dunque fuori dal ballottaggio l’ex premier e pasionaria della rivoluzione arancione, Yulia Timoshenko, rimasta ferma al 13,9%.
“Questo è solo il primo passo verso una grande vittoria”, ha dichiarato Zelensky in una breve conferenza stampa convocata nel suo quartier generale, “ci sono tanti exit poll, ma c’è un solo vincitore”. Oltre alla moglie Olena e al suo team elettorale, il candidato-comico ha voluto ringraziare “tutti gli ucraini, che oggi non hanno votato per divertimento”.
Zelensky, la cui unica esperienza di governo è stata quella di aver interpretato un professore di storia che diventa presidente in una serie tv, si è presentato come indipendente ma ha avuto come rampa di lancio l’emittente televisiva “1+1” del magnate Ihor Holomoisky (latitante dopo la fuga all’estero dalle inchieste della magistratura) che molti considerano il suo vero sponsor.
Poroshenko, il presidente in mimetica il cui slogan è “esercito, lingua e fede”, vede il suo operato sotto esame in un’elezione in cui si guarda alla corruzione almeno quanto alla guerra in corso contro la Russia nel Donbass. In totale i candidati erano ben 39, una frammentazione che ha reso l’esito ancora più imprevedibile.
Tymoshenko contesta i dati: “I secondi siamo noi”
Yulia Tymoshenko contesta i risultati dei primi exit poll alle presidenziali ucraine. È lei stessa a dirlo – in una conferenza stampa convocata nel suo quartier generale – riferendosi a rilevazioni condotte per conto del suo partito: “Il nostro team ha realizzato un sondaggio completo, basato sulle filiali della nostra struttura. Lo abbiamo fatto per noi stessi. Non contestiamo il primo posto raggiunto da Volodymyr Zelensky, che ha il sostegno 27% dei votanti. Ma siamo noi ad arrivare secondi, con il 20,9% dei voti favorevoli. Poroshenko è terzo con il 17,5%”.
Per il presidente uscente è una “dura lezione”
“È una dura lezione” essere arrivati solo al secondo posto nel primo turno delle presidenziali”. Il capo di Stato uscente, parlando poco dopo i risultati degli exit poll, ha confessato di “non essere euforico”. Pur ringraziando i suoi elettori per aver espresso un voto che “sostiene l’orientamento della Nato, l’Unione europea e l’indipendenza dalla Russia”, Poroshenko si è detto comunque sicuro della vittoria al secondo turno, fissato per il 21 aprile: “Temo che dovrete ancora lavorato con Poroshenko. Ma ho capito chiaramente il segnale che mi è giunto dalla societa'”.
Ora è sua intenzione condurre “un dialogo duro” con tutti coloro che non è riuscito a convincere finora, “soprattutto i giovani. Che vedono i cambiamenti del Paese, ma vogliono che siano più rapidi, più profondi e migliori dal punto di vista qualitativo”.
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