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Usa: campionessa olimpica asiatica vittima di insulti razzisti

(ANSA) – ROMA, 12 NOV – La ginnasta americana di origine
asiatica Sunisa Lee, medaglia d’oro olimpica questa estate a
Tokyo, ha rivelato di essere stata recentemente vittima di un
episodio razzista. In un’intervista alla rivista PopSugar, la
ginnasta ha raccontato che lei e i suoi amici stavano aspettando
un Uber a Los Angeles quando alcune persone a bordo di un’auto
le hanno rivolto insulti razzisti per poi spruzzare lo spray al
peperoncino che l’ha colpita sul braccio. “Ero così arrabbiata,
ma non c’era niente che potessi fare perché sono fuggiti subito
dopo”, ha detto la diciottenne di discendenza Hmong (Asia
meridionale) Gli Usa hanno registrato un’impennata della violenza contro
le persone di origine asiatica nel 2020, secondo le statistiche
dell’Fbi, con alcuni attivisti che credono sia il risultato
della retorica usata dall’ex presidente Donald Trump dopo aver
affermato che il Covid-19 era il “virus cinese”.
    Lee non è la prima atleta a subire insulti razzisti. Ad
aprile, Sakura Kokumai, cittadina americana di origine
giapponese impegnata nel torneo olimpico di karate, ha affermato
di essere stata presa di mira mentre si allenava in un parco in
California da un uomo che l’ha insultata. E la campionessa
olimpica di snowboard, Chloe Kim, ha raccontato di subire
insulti razzisti sui social ogni giorno. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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