(ANSA) – NEW YORK, 30 DIC – Oltre un anno prima che Anthony
Warner facesse esplodere una bomba nel centro di Nashville la
mattina di Natale, la sua fidanzata aveva avvertito la polizia
che stava costruendo delle bombe in un camper nella sua
residenza. Gli agenti però non sono riusciti a contattarlo o a
controllare l’interno del mezzo. Lo riportano i media Usa.
Le forze dell’ordine sono state chiamate a casa di Pamela
Perry a Nashville il 21 agosto 2019, dopo che il suo avvocato
aveva avvertito che stava minacciando di suicidarsi mentre era
seduta sulla sua veranda con delle armi da fuoco.
Secondo il Metropolitan Nashville Police Department quando
gli agenti sono arrivati ;;a casa della donna aveva due pistole
scariche accanto a lei: Perry disse che appartenevano a Tony
Warner e che non le voleva più in casa. All’epoca Perry aveva 62
anni ed è stata portata in ospedale per una valutazione
psicologica: il suo avvocato quel giorno era presente, e ha
detto che lei ha spiegato agli agenti come il fidanzato “parlasse spesso dell’esercito e della fabbricazione di bombe, e
che era in grado di crearne una”. La polizia si è poi recata a
casa di Warner, ma lui non ha risposto alla porta: gli agenti
hanno visto il camper sul retro, ma il cortile era recintato e
non sono riusciti a vedere all’interno del veicolo. Dal rapporto
della polizia è poi emerso che gli agenti “non hanno trovato
prove di un crimine e non avevano l’autorità di entrare nella
sua casa o nella proprietà recintata”. (ANSA).
Fonte Ansa.it