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Vent’anni e 13 stragi: l’America, le scuole e le armi dopo Columbine

strage columbine anniversario 20 anni

Sono trascorsi 20 anni dalla strage della Columbine High School di Littleton, in Colorado dove persero la vita 12 studenti e un insegnante, ma nelle scuole statunitensi le sparatorie non accennano a diminuire. Erano le 11.19 del 20 aprile del 1999 quando Eric Harris, 18 anni e Dylan Klebold, 17 anni, si introdussero armati nell’edificio della scuola che frequentavano e iniziarono a sparare all’impazzata. Il massacro durò 20 minuti al termine del quale si tolsero la vita anche i due stragisti portando a 15 il numero dei morti. Si è trattato della sparatoria scolastica con più vittime nella storia degli Usa, fino all’anno scorso, quando 17 persone morirono nel massacro alla Marjory Stoneman Douglas High School, in Florida.

Secondo un’analisi del Washington Post, dalla strage di Colombine oltre 200 mila studenti hanno vissuto in prima persona una sparatoria nella loro scuola. Negli ultimi 20 anni ne sono avvenute più di 200 con più di 150 vittime. In media, dal 1999 ci sono state 10 sparatorie in istituti primari, secondari e campus universitari. Con un picco di 23 massacri nel 2018 e un minino di 5 nel 2002.

La maggior parte delle armi utilizzate nelle più sanguinose stragi sono state acquistate legalmente e portate da casa. E in molti casi i killer che lo hanno fatto avevano una storia documentata di disordini mentali. 

Sempre secondo l’analisi del Washington Post, nel 64,5 per cento dei casi l’obiettivo dei killer era la scuola. Per quanto riguarda le motivazioni, il 22,3% erano casuali e il 13,2% riguardavano vendette e altro. Il 56,7% degli stragisti sono bianchi, il 19,5% ispanici e il 16,6% neri.

Ecco 13 grandi stragi dopo quella della Columbine:

Appalachian School (3 morti)
Il 16 gennaio del 2002, lo studente 43enne Peter Odighizuwa fa irruzione nell’edificio della Appalachian School, in Virginia, e uccide a colpi di pistola il rettore, un insegnante e una studentessa. Durante la fuga, colpisce altri tre studenti ferendoli, poi viene fermato dalla polizia. Red Lake High School (9 morti)

Jeff Weise, ha 17 anni quando il 21 marzo 2005 toglie la vita ai nonni e poi fa irruzione nella Red Lake High School armato di un fucile e di una pistola. Uccide 9 persone e ne ha ferisce un’altra decina prima di togliersi la vita. 

West Nickel Mines Amish School (5 morti)

Il 2 ottobre 2006, un uomo di 32 anni, Charles Carl Roberts IV, sposato e con tre figli, fa irruzione nella Georgetown Amish School, nella contea rurale di Lancaster, 100 chilometri da Philadelphia. Uccide un’assistente e tre bambine, ne ferisce altre sei e infine si toglie la vita. 

Virginia Tech (33 morti)

Il 16 aprile 2007 Cho Seung-hui entra al Virginia Polytechnic Institute and State University e apre il fuoco all’impazzata. Il bilancio delle vittime è drammatico: 32 persone perdono la vita, mentre altre 29 hanno riportato ferite di diversa entità. Studente coreano di 23 anni, Chou era cresciuto a Centreville, sobborgo di Washington dove si era trasferito assieme alla sua famiglia nel 1992, all’età di otto anni. Tra una sparatoria e l’altra manderà un video per spiegare i motivi del suo gesto.

Northern University, Illinois (6 morti)

È il 14 febbraio del 2008 quando l’ex studente della Northern University dell’Illinois, il 27enne Steven Kazmierczak, entra nella sua vecchia facoltà e apre il fuoco sugli studenti. Ne uccide 6 e ne ferisce 15 prima di togliersi la vita in quella che viene ricordata come “La strage di San Valentino”.

Chardon High School (3 morti)

Il 27 febbraio 2012 il 17enne T.J. Lane entra alle 7,30 di mattina nel liceo di Chardon, vicino a Cleveland, in Ohio. Apre il fuoco verso gli studenti in attesa del bus e poi nella mensa della scuola. Il giovane assassino non frequentava la Chardon High School, ma un’accademia lì vicino, la Lake Academy, che era riservata a studenti con problemi scolastici o comportamentali.

College di Oakland (7 morti)

Il 2 aprile 2012, One L. Goh, 43 anni, si reca nel piccolo college religioso di Oakland, in California, in cui aveva studiato da giovane. Porta con sé una semi-automatica, punta la pistola e uccide 7 persone. L’arma l’aveva acquistata legalmente poco prima in un negozio di Castro Valley, in California. L’anno successivo al massacro, un giudice lo ha dichiarato affetto da schizofrenia. 

Santa Monica College (6 morti)

Il 7 giugno 2010, John Zawari, 23 anni, uccide suo padre e suo fratello e poi colpisce degli estranei in macchina e al college di Santa Monica, dove gli studenti si sottopongono agli esami finali. Zawahri viene ucciso all’interno della biblioteca del college dai poliziotti.

Michele Eve Sandberg / AFP 

 Due ragazze sopravvissute alla strage al liceo Marjorie Stoneman Douglas di Parkland, in Florida

Campus di Santa Barbara (6 morti)

Il 23 maggio 2014, uno studente di 22 anni, Elliot Rodger, apre il fuoco all’Università della California, nel campus di Santa Barbara. In un video pubblicato su Youtube aveva annunciato la strage raccontando le sue frustrazioni sessuali e il suo odio per le donne.

Scuola di Marysville (4 morti)

Il 24 ottobre 2014, Jaylen Ray Fryberg, armato della pistola Beretta di suo padre apre il fuoco nella mensa della scuola superiore di Marysville, Washington, che frequenta, uccidendo 4 studenti. Suo padre era un violento e contro di lui era stato emesso un mandato di restrizione. Poco prima della strage, Jaylen aveva inviato un sms ad alcuni compagni di scuola dicendo loro di raggiungerlo alla mensa.

Scuola elementare di Sandy Hook (26 morti)

Adam Lanza, 20 anni, è il giovane autore della strage nella scuola elementare di Sandy Hook, a Newtown, in Connecticut. Il massacro avviene il 14 dicembre del 2014: Lanza entra nella scuola armato di un fucile Bushmaster XM-15 e un Savage Mark II calibro 22 e apre il fuoco, uccidendo 26 persone, tra cui 20 bambini tra i 6 e i 7 anni. Muore anche lui stesso. Le armi appartenevano a sua madre, che le aveva acquistate legalmente. Nei mesi precedenti il massacro, ad Adam era stato diagnosticato un disturbo maniaco compulsivo e ansia. 

Umpqua College di Roseburg (9 morti)

È la più recente sparatoria avvenuta in un college universitario. Il 1 ottobre del 2015, Christopher Harper-Mercer, 26 anni, apre il fuoco nel campus dell’università pubblica Umpqua di Roseburg, in Oregon, uccidendo 9 studenti e ferendone una ventina. L’autore della strage è lui stesso uno studente. Aveva con sé 6 armi, inclusa una pistola Glock, una Smith & Wesson, una Taurus e un fucile d’assalto Del-Ton. Harper-Mercer, rimasto anche lui ucciso in una sparatoria con la polizia subito accorsa sul posto, era entrato nell’esercito nel 2008 ma ci era rimasto solo un mese invitato a non completare l’addestramento perché poco idoneo. L’anno successivo si era laureato al Switzer Learning Center di Torrance, in California, istituto per studenti con problemi comportamentali o comunicativi. Prima della strage si era dotato di 14 armi, tutte acquistate legalmente da lui stesso o da membri della sua famiglia.

Marjory Stoneman Douglas High School (17 morti)

Il 14 febbraio 2018 Nikolas Cruz, di 19 anni, fa irruzione in un liceo in Florida, la Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland e apre il fuoco uccidendo 17 studenti e ferendone più di 50. Cruz era un ex-studente della stessa scuola.

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