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AIC a Terra Madre Salone del Gusto: l’importanza del cibo senza glutine per nutrire gli oltre 80 milioni di celiaci al mondo

L’occasione per parlare di alimentazione e cibo in modo corretto

Dal 22 al 26 settembre 2022 AIC – Associazione Italiana Celiachia, riferimento
istituzionale per il senza glutine, è presente a Terra Madre Salone del Gusto (Parco Dora,
Torino), l’evento mondiale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari.
L’obiettivo è promuovere e informare i visitatori sull’importanza del cibo adatto a tutti coloro che
devono seguire una dieta senza glutine. All’interno dell’area gluten free, i volontari di AIC
forniscono informazioni sulla celiachia, sulla dieta senza glutine, sulle attività dell’associazione ma
anche dove trovare prodotti senza glutine all’interno dello spazio espositivo.
“Terra Madre Salone del Gusto è l’occasione per parlare di alimentazione e cibo in modo
corretto e informato e noi siamo felici di essere presenti come punto di riferimento per le persone
celiache che visitano l’evento. I dati ci dicono che l’1% della popolazione mondiale è celiaca, solo
in Italia si parla di circa 600 mila persone, e per queste persone la dieta senza glutine è l’unica
terapia possibile, un vero e proprio salvavita” dichiara Giuseppe Di Fabio, Presidente
dell’Associazione Italiana Celiachia. “Nell’evento che da molti anni Slow Food dedica ai grandi
temi dell’alimentazione, non può mancare l’attenzione a chi, per tutta la vita, deve nutrirsi senza
glutine per terapia, cercando allo stesso tempo di aderire ai prevalenti stili di vita della società in
continua evoluzione. Questa è un’opportunità per portare avanti il nostro quotidiano lavoro di
fornire una corretta informazione e combattere le fake news che troppo spesso circondano la dieta
senza glutine. Ricordiamo infatti che non è adatta a tutti, non fa dimagrire e non va seguita solo
per moda.”
All’interno del programma di iniziative di Terra Madre, AIC segnala l’appuntamento di
lunedì 26 settembre (ore 14-15): “50 sfumature di mais”, dedicato a riqualificare il mais dal punto
di vista della salute, con particolare attenzione alla dieta delle persone celiache. Intervengono
ricercatori i cui progetti sono sostenuti da AIC attraverso la sua Fondazione Celiachia e grazie ai
fondi del 5×1000. L’incontro è moderato dal dottor Marco Silano, Coordinatore Board Scientifico
AIC e Direttore Unità Operativa Nutrizione e Alimentazione dell’Istituto Superiore di Sanità.
È possibile raggiungere lo stand di AIC nello spazio delle cucine di strada (Street Food –
Craft Beers) lato ingresso Mortara dove, AIC Piemonte, una delle 20 Associazioni territoriali di
AIC con i suoi volontari ed esperti, fornisce informazioni sulla celiachia e sulle attività condotte da
AIC negli oltre 40 anni di impegno accanto alle persone celiache.
In questo spazio è possibile trovare prodotti senza glutine di aziende selezionate che
rispondono ai principi Slow Food e preparazioni realizzate dagli Studenti di Istituti Alberghieri
impegnati nella realizzazione di piatti freschi e di street food gluten free. Il Norberto Bobbio di
Carignano e il Maggia di Stresa collaborano da anni con AIC e la Sanità Pubblica Piemontese in un
progetto che ha l’obiettivo di formare i ristoratori di domani ad accogliere anche chi ha esigenze
particolari, come i celiaci.

“Terra madre è un evento internazionale, ma ha sede nella nostra regione, per noi essere
presenti è un valore e un’opportunità imperdibile che ci consente di ribadire e diffondere il
messaggio di AIC ai visitatori interessati al tema cibo, quindi sensibili alla nostra realtà” afferma
Enrico Panaro, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia Piemonte, “poter comunicare i
nostri progetti di formazione sulla dieta senza glutine ai giovani futuri operatori della ristorazione
è un’occasione unica ed irrinunciabile per migliorare la qualità della vita dei celiaci oltre a
garantire agli stessi un punto di ristoro dove godersi appieno la manifestazione che dal mio punto
di vista non può essere organizzata senza pensare all’esigenza dell’1% della popolazione mondiale.
Proprio per questo motivo è sempre più importante fare rete con le altre associazioni che si
occupano di cibo e salute come in questo caso Slow Food.”

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