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Al museo con il digitale: da oggi online il progetto Memorie Sonore

Tour virtuali di alta qualità tecnologica tra Firenze e Fiesole

Il digitale è ormai una risorsa insostituibile e mai come in questo momento è emersa l’importanza dei musei come luogo determinante nello sviluppo dei legami, nella coesione sociale e nella riflessione sulle identità collettive. Mentre tutto si fermava, i musei della Rete Musei di Tutti hanno deciso di guardare al futuro. In questo anno difficile la Rete ha lavorato a distanza, continuando a sviluppare nuove modalità per restare in contatto con il pubblico e ampliarne la relazione.

Il progetto Memorie Sonore, realizzato grazie al contributo della Regione Toscana, è il risultato di mesi di ibridazione creativa tra l’esperienza museale e la ricerca digitale, per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei musei della Rete. Combinando le competenze umanistiche alle conoscenze di sviluppatori digitali, fotografi e sound designer, il suono ha acquistato un ruolo di rilievo, diventando uno strumento complementare alla vista per la conoscenza e la fruizione del patrimonio artistico e potenziando il percorso della Rete all’insegna del coinvolgimento di un numero sempre più vasto di persone.

Nascono così questi quattro tour virtuali di alta qualità tecnologica, con contenuti visivi e audio immersivi arricchiti da foto sferiche a 360°, che attraverso narrazioni, composizioni musicali originali e paesaggi sonori –  fruibili gratuitamente dal sito della Rete – permettono di immergersi nell’arte e nella storia.

I contenuti sonori elaborati per il progetto – in italiano e in inglese – includono elementi di carattere storico, informazioni sulle opere, citazioni letterarie, suoni e rumori, voci narranti, musiche originali, in un gioco continuo fra passato e presente, andando a comporre paesaggi completi, capaci di sintetizzare aspetti conoscitivi e atmosfere emotive e di integrarsi perfettamente alle immagini dei luoghi a cui si riferiscono. Affiancando l’orecchio all’occhio, i musei della Rete offrono così al pubblico un’esperienza di visita più ampia e accessibile.

Sarà dunque possibile visitare l’Area archeologica di Fiesole, il Museo Primo Conti, il Museo degli Innocenti e il Museo di Palazzo Vecchio, accompagnati da immagini e dai suoni organici dei luoghi, in un’esperienza unica nello spazio e nel tempo. La presenza del suono, come un pop-up interno a un libro, materializza infatti degli ambienti immersivi, definendone i tratti, le soglie, i confini e rendendoli un mezzo alternativo di approfondimento e conoscenza della sedimentazione storica ed emotiva. Ecco che, virtualmente, in Palazzo Vecchio sarà possibile passeggiare negli appartamenti della duchessa Eleonora di Toledo ascoltandone le conversazioni con le dame, viaggiare fra paesi e terre lontane nella sala delle carte geografiche, vivere l’emozione di uno sguardo dalla cima della Torre di Arnolfo. Entrando nel Museo degli Innocenti ci si potrà addentrare nella storia dei ‘nocentini’, immersi nella ricostruzione delle voci e dei rumori depositati nei cortili rinascimentali del Museo nella sua pluricentenaria storia di accoglienza e cura. La memoria sonora del Museo Primo Conti ci porterà ad ascoltare i suoni che a Villa Le Coste accompagnavano il pittore nel suo studio, insieme a ricordi di amicizie e aneddoti della sua vita, mentre voci, rumori e suoni ormai dimenticati torneranno a riecheggiare nell’Area Archeologica di Fiesole, facendo rivivere i monumenti romani e accompagnandoci in un viaggio nel tempo davvero inaspettato.

Il paesaggio sonoro diventa dunque una ulteriore chiave di accesso per la lettura delle opere, delle architetture e della parte della città che le accoglie. La sfida è quella di porre al centro l’orecchio per la conoscenza del territorio e della sua storia, attraverso la fruizione on-line delle collezioni e degli ambienti museali della Rete. Una chiave di lettura innovativa e differenziata del patrimonio di tutti i musei coinvolti, che diventerà, così, sempre fruibile e sempre aperto.
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