In occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo, sabato 2 aprile DiVERGO, Associazione Spazio Nautilus APS e la casa editrice uovonero organizzano “Arte divergente”, un evento pensato e studiato per l’inclusione delle persone autistiche.
A ospitare la giornata sarà il prestigioso palco del Teatro Carcano di Milano, in corso di Porta Romana 63.
“Arte divergente” sarà un evento sociale, pensato per coinvolgere le persone autistiche e le loro famiglie, ma anche le scuole, i docenti, gli amici, i colleghi e i semplici cittadini che hanno voglia di vedere da vicino cosa sia il mondo dell’autismo.
La vera particolarità della manifestazione consisterà in un adattamento ambientale e comunicativo progettato dagli organizzatori e realizzato in collaborazione col Teatro Carcano, grazie al quale le persone autistiche presenti in sala potranno vivere l’evento in un contesto più adatto alle loro caratteristiche di funzionamento sensoriale. Accorgimenti come la riduzione dell’intensità luminosa e sonora, insieme a strumenti comunicativi con i simboli della comunicazione aumentativa alternativa (CAA), metteranno l’autismo al centro dell’intero evento.
Il programma della giornata verrà aperto da Reshi, pittrice dell’Associazione Spazio Nautilus APS, che esporrà una mostra personale nel foyer: dalle ore 10 le sue opere accompagneranno gli ospiti durante l’accesso al teatro.
Alle 10.45 si aprirà il sipario e Red Fryk Hey, ballerina professionista, coreografa e attivista per i diritti delle persone autistiche, proporrà uno spettacolo dedicato alla mente autistica dal titolo “Immagina se tu… anzi, prova!”.
A seguire, in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo “Mostraci chi sei” (uovonero), l’autrice neurodivergente Elle McNicoll dialogherà in collegamento da Londra con Sante Bandirali, direttore editoriale di uovonero e traduttore del libro.
L’evento si concluderà intorno alle ore 13.
L’obiettivo degli organizzatori è che quello di sabato 2 aprile possa essere solo il primo di una lunga serie di eventi pensati per promuovere l’inclusione e la cultura neurodivergente in modo così profondo. Perché il mondo necessita di neurodivergenza e deve modularsi per accoglierla, altrimenti non la conoscerà mai davvero. E solo attraverso l’ascolto, la cultura e la bellezza è possibile coltivare il terreno dell’inclusione e promuovere un mondo più bello.