Si è svolto oggi alla Sala dei Lecci del Bioparco di Roma un evento dedicato all’acqua nell’ambito del Festival Nazionale sullo Sviluppo Sostenibile organizzato dall’ASVIS: “Acqua. salvaguardare i diritti umani tutelando l’ambiente”.
L’evento è stato aperto da Enrico Giovannini, portavoce di ASviSItalia: “Siamo in un momento decisivo per l’ Europa , che deve incrementare le sue azioni mirate alla sostenibilità”.
”Dobbiamo imparare a considerare l’acqua non solo come risorsa che viene utilizzata da noi umani, ma anche come base essenziale per la vita sul nostro Pianeta” ha detto Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia . “I bacini idrici, le grandi arterie della terra, non sono al centro dell’attenzione della grande politica internazionale. Basti pensare che ben 4 miliardi di persone, nell’arco dell’anno, soffrono di una scarsità idrica che dura almeno un mese, e almeno 500 milioni di persone non hanno, nell’arco dell’anno, dispsonibilità sufficiente della risorsa idrica.
Ma questa risorsa idrica c’è perché c’è un ciclo dell’acqua e ricchezza di biodiversità c’è perché c’è una ricchezza di biodiversità che la rende viva , la purifica . Gli ecosistemi in salute garantiscono la buona qualità della vita anche per la specie umana”. Lo stress idrico è amplificato, ormai da almeno due decenni, dagli effetti dei cambiamenti climatici, come ha sottolineato la presidente del Watergrabbing, Marirosa Iannelli, che ha illustrato le previsioni degli esperti da qui al 2050 per quanto riguarda lo stress idrico.
“I fiumi sono strutture dinamiche della nostra superficie, in condizioni migliori solo loro che scelgono dove sfociare. Si è visto che più irregimenti fiumi e più fai danni geologici, in Italia ci sono quasi 12mila km di fiumi sotterrati, l’esempio lampante è quello di Genova, e le conseguenze purtroppo si sono viste” ha detto Mario Tozzi, geologo e divulgatiore scientfico, che ha anche lanciato la proposta di scrivere sulle etichette dei prodotti quanta è acqua sia stata necessaria per produrlo. “Sono moderatamente favorevole alll’acqua gratuita, quella necessaria per vivere. Ma dopo bisogna cominciare a pagarla un po’ di più altrimenti si spreca, in agricoltura costa talmente poco che gli conviene sprecarla. Per riparare la rete idrica nazionale occorrono 60 miliardi di euro” ha concluso Tozzi.
Il legame tra acqua e plastica è stato approfondito da Eva Alessi, Responsabile consumi sostenibili WWF Italia . “C’è un binomio inscindibile tra acqua e plastica, perché l’80% dei rifiuti plastici in natura è trasportato da 10 grandi fiumi. Dal 1960 la produzione è aumentata di 20 volte, nel 2050 rischiamo di avere più tonnellate di plastica che pesci nei mari”.
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