«Cinema a Palazzo, edizione dopo edizione, si sta confermando come uno degli eventi estivi più apprezzati dai torinesi e non solo da loro. Sono certa che la rassegna in calendario nei mesi di luglio e agosto sul grande schermo della sala cinematografica all’aperto, allestita nella Corte d’onore di Palazzo Reale, che proporrà immagini e dialoghi di pellicole d’autore, di grandi classici e di alcuni tra i film più amati di sempre, otterrà il gradimento di tantissime persone – dice Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino – Cinema a Palazzo offre l’occasione di passare una piacevole serata d’estate all’aperto in un luogo ricco di fascino come Palazzo Reale e vedendo, o rivedendo, uno dei film che hanno lasciato un segno indelebile nelle storia della cinematografia o che comunque hanno riscosso grande successo di critica e di pubblico».
«I Musei Reali sono lieti di avere anche quest’anno Cinema a Palazzo al cuore delle loro iniziative per l’estate. Un appuntamento atteso dal pubblico torinese e dai turisti non solo per la grande qualità della selezione proposta, ma anche per l’opportunità di vivere in maniera diversa uno dei luoghi simbolo di Torino – commenta Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali – Un evento che mette in dialogo l’arte e il grande cinema, uniti quest’anno ancora di più dalla figura di Riccardo Gualino, che tra le altre cose fu anche un visionario produttore cinematografico e alle cui collezioni i Musei hanno dedicato una mostra»
La location. La rassegna è ospitata nel cuore della città, nella Corte d’Onore di Palazzo Reale, la più prestigiosa tra le residenze sabaude piemontesi. Dalla Corte, circondata da un porticato, si può scorgere la Cappella guariniana della Sindone. L’ingresso è da piazza Castello. L’allestimento è pensato per ospitare gli eventi dal vivo con tecnologie di proiezione e sonore di altissimo livello che tutelino, però, l’estetica dello spazio.
Il programma. Il cartellone dedicato al cinema classico prevede restauri, omaggi, presentazioni, ma anche film musicati dal vivo e molte serate speciali, organizzate con realtà cittadine. Nuova la collaborazione con Film Commission Torino Piemonte, con Scuola Holden, con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Polo del ‘900. Si rinnova la sinergia con la Fondazione Torino Musei: dopo il coinvolgimento di Palazzo Madama e Gam, quest’anno tocca al Mao, il Museo d’Arte Orientale. Nuovamente coinvolta anche Piemonte Movie. Prestigiosa anche una nuova collaborazione extra torinese con la Collezione Peggy Guggenheim.
La serata inaugurale. Venerdì 12 luglio alle 22 verrà presentato il restauro di “Via col vento” di Fleming. L’occasione per festeggiare gli 80 anni di questo film amatissimo. Proiettato in anteprima ad Atlanta il 15 dicembre 1939, fu accolto positivamente dalla critica che ne apprezzò soprattutto il cast. Nel 1940 vinse 10 Premi Oscar (all’epoca un record), tra cui miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura non originale, miglior attrice (Leigh) e miglior attrice non protagonista (Hattie McDaniel, prima afroamericana a vincere un Oscar). Fu immensamente popolare anche tra il pubblico, rimanendo il lungometraggio col maggiore incasso nella storia del cinema per oltre un quarto di secolo; se adattato all’inflazione monetaria, esso mantiene tale record ancora oggi. Fu poi riedito periodicamente per tutto il secolo, divenendo radicato nella cultura popolare. Oggi è considerato uno dei migliori titoli di sempre; è stato inserito nella top ten della lista AFI’s 100 Years… 100 Movies dell’American Film Institute, e nel 1989 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti l’ha selezionato per la conservazione nel National Film Registry.
Omaggio a Peggy Guggenheim. Due serate omaggiano la collezionista e mecenate statunitense a 40 anni dalla morte avvenuta a Camposampiero il 23 dicembre 1979 e a 70 anni dalla sua prima mostra italiana.
Giovedì 25 luglio viene presentato il film biografico “Peggy Guggenheim: art addict”: a introdurlo arriverà a Torino Karole Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia e nipote della collezionista.
Sabato 26 invece una serata speciale tra arte, cinema e musica in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim: prima la visione de “L’age d’or” di Bunuel, sonorizzato live da Riccardo Mazza (Project-TO) , poi “Avanguardie”, montaggio di film tratti da Hans Richter, Edwin S. Porter, Anton Giulio Bragaglia, Walther Ruttman, Lewis Jacobs e altri, sonorizzati live sempre da Riccardo Mazza. A seguire “Una vita per l’arte”, performance live con i testi di Peggy Guggenheim interpretati dall’attrice Eleonora Giovanardi, che torna così sul palco di “Cinema a Palazzo” dove lo scorso anno aveva interpretato Giovanna d’Arco, e la proiezione di “Deep Gold” dell’artista Julian Rosefeldt, regista del film “Manifesto” con Cate Blanchett, che ha voluto partecipare all’omaggio a Peggy Guggenheim con la sua opera ispirata proprio al film “L’age d’or” di Bunuel, mettendo in scena una grottesca età dell’oro dominata dalla lussuria e dalla sensualità femminile.
I mondi di Riccardo Gualino. Tutti conosciamo il Gualino imprenditore, mecenate o collezionista. Un po’ meno conosciuta è, invece, la sua figura legata al mondo del cinema. Una piccola selezione di film (“La scala a chiocciola”, “I soliti ignoti”, “L’invasione degli ultracorpi” e “Diario di un curato di campagna”, in programma rispettivamente il 2, 3, 4 e 6 agosto) aiuta a comprendere lo sguardo del Gualino pioniere della distribuzione di pellicole dai generi molto diversi tra loro in occasione de “I mondi di Riccardo Gualino. Collezionista e imprenditore”, la mostra ospitata nelle Sale di Palazzo Chiablese dei Musei Reali di Torino fino al 3 novembre 2019.
Venezia Classici. Alberto Barbera, dal 2011 direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha scelto tre film tra quelli che sono stati restaurati per il suo Festival. Un modo per dare grande visibilità a questi titoli riportati a nuova luce in occasione della kermesse veneta, parte della storia importante del nostro cinema. Si tratta di “Morte a Venezia” (1971), “La notte di San Lorenzo” (1982), “Il portiere di notte” (1974).
Film Commission Torino Piemonte. Martedì 16 luglio alle 22, dopo la presentazione avvenuta al Festival del Cinema di Cannes, viene proiettato “La passione di Anna Magnani” di Enrico Cerasuolo, che interverrà alla serata insieme al direttore di Film Commission Paolo Manera, al presidente del Museo del Cinema Sergio Toffetti e al produttore Massimo Arvat. Un ritratto intimo della grandissima attrice italiana, emblema del neo-realismo e icona del cinema mondiale. Nel film l’autore dialoga con l’attrice in una lettera immaginaria che ci guida attraverso le sue interpretazioni cinematografiche, le sue interviste, le testimonianze dei grandi personaggi che hanno incrociato la sua carriera e i ricordi del figlio Luca. Basato sull’utilizzo creativo di materiali d’archivio (tra cui alcuni provenienti dall’archivio di famiglia) il film contiene un’intervista audio inedita fatta all’attrice dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci.
Scuola Holden e Polo del ‘900. Sara Benedetti, responsabile del College Scuola Holden, cura invece la serata di mercoledì 17 luglio: viene presentato “Buffalo ‘66” in un appuntamento nato per riflettere sul ritorno a casa e alle origini del cinema. Il film del 1998 viene proposto in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Nuova la collaborazione anche con il Polo del ‘900: sarà il direttore Alessandro Bollo a introdurre martedì 30 “Le vite degli altri” in occasione del trentennale della caduta del Muro di Berlino. Dialoga con lui Donatella Sasso.
Sonorizzazioni. Giovedì 18 luglio appuntamento con la musica: prevista la sonorizzazione di “Vampyr” a cura di Paolo Spaccamonti, Ramon Moro e la violoncellista americana Julia Kent in una serata che nasce in collaborazione con Piemonte dal Vivo.
Re-enactments. Le curatrici Giovanna Fazzuoli e Giulia Magno hanno scelto tre film abbinati a opere di video arte ispirati a essi. Sono “Medea” di Pier Paolo Pasolini, seguito da “Medea” di Mayer (la serata, in programma il 13 luglio, sarà introdotta proprio da Fazzuoli e Magno), “La finestra sul cortile” di Hitchcock, abbinato a “Accidence” di G. Maddin, G. Johnson e E. Johnson (14 luglio) e “Chinatown” di Polanski (23 luglio) abbinato a “Making Chinatown” di M. Wong.
I film abbinati alla mostra al Museo del Cinema. In occasione della nuova mostra alla Mole Antonelliana “#FacceEmozioni. 1500-2020: dalla fisiognomica agli emoij”, curata da Donata Compagnoni Pesenti, vengono proposti tre film selezionati dalla stessa Pesenti. Sono abbinati a opere di video arte selezionate scelte insieme a Irene Calderoli, curatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Auguri, Franca. Franca Valeri festeggia 99 anni. Mercoledì 31 luglio una serata speciale per omaggiarla con la proiezione del film “Il segno di Venere” di Dino Risi.
Mao Museo d’Arte Orientale. Si rinnova la collaborazione con la Fondazione Torino Musei. Dopo le serate nate in collaborazione con Palazzo Madama e Gam, nel 2019 un’iniziativa insieme al Mao di via San Domenico 11. Giovedì 1° agosto viene proposto il film “La sorgente dell’amore” di Radu Mihăileanu, con Leïla Bekhti, Hafsia Herzi, Hiam Abbass. La serata sarà introdotta da Marco Guglielminotti Trivel, direttore del Mao Museo d’Arte Orientale di Torino.
Lonely Planet. Lonely Planet ha scelto di collaborare, come già aveva fatto nel 2018, con Cinema a Palazzo proponendo“Woodstock – Three daysthatdefined a generation”. Il lungometraggio viene introdotto dal direttore di Lonely Planet Italia Angelo Pittro e da Lorena Antonioni ed è l’occasione per celebrare i 50 anni trascorsi dal festival, apice della cultura hippie.
Piemonte Movie. L’ultima serata del 2019, quella del 31 agosto, vedrà la proiezione del film “Sacco e Vanzetti” di G. Montaldo ed è firmata con Piemonte Movie, realtà con la quale si rinnova la collaborazione. Una serata dedicata alla figura dei due anarchici, che si aprirà con una performance tratta da alcuni degli ultimi scritti lasciati da Sacco e Vanzetti. Ospiti lo scrittore Alberto Gedda e Giovanni Vanzetti, nipote di Bartolomeo.
Le rassegne tematiche. Oscar al miglior film straniero. L’Academy Award è il premio più prestigioso a cui un film possa ambire e, dal 1948, uno degli Oscar è destinato alle pellicole in lingua straniera. Qui proponiamo una selezione di titoli che hanno vinto la famosa statuetta americana.
Intrighi e macchinazioni. Sotterfugi, complotti e manipolazioni. Ciò che sembra non è mai. Apparenze che tessono il loro ordito per condurre fuori strada, oltre il confine del lecito, su un versante impossibile. È il regno della sorpresa e del ribaltamento. Con un’unica vittima: lo spettatore.
Donne d’autore. Ritratti femminili declinati secondo diverse sensibilità. Quando la donna si pone di fronte allo sguardo dei grandi registi e diventa personaggio capace di infondere emozioni profonde attraverso una visione particolare della vita.
Luci dalle tenebre. Vedere senza ricorrere agli occhi. Storie vissute con tutti i sensi, seguendo una scia o ricostruendo la scena di un crimine. Oppure illudendosi di aver incontrato l’uomo dei propri sogni. Il risveglio è uno squarcio nel buio. A volte una rivelazione, altre una delusione.
Scelti dal pubblico. Racchiude i film che gli spettatori dell’edizione 2018 hanno richiesto.