Pronti, partenza…online! Quest’anno si terrà sulla piazza virtuale la “Brain Awareness Week”, la sette giorni mondiale dedicata a conoscere meglio il funzionamento del nostro cervello. L’iniziativa prevede incontri dedicati con gli esperti, seminari e webinar studiati ad hoc. Si potranno sperimentare i benefici della meditazione, conoscere meglio i disturbi dell’apprendimento dei bambini, fare esercizi per mantenere in allenamento i nostri neuroni, tenendo alla larga il decadimento cognitivo, partecipare a webinar divulgativi e tanto altro. L’iniziativa, giunta alla sua V edizione, coinvolgerà psicologi, psicoterapeuti e neuroscienziati su tutto il territorio nazionale. Anche quest’anno, l’ENPAP (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi) è tra i patrocinatori dell’evento.
Roma, 18 maggio 2020 – Sarà una Settimana mondiale del Cervello atipica. Seppur lontani dalle piazze per evitare gli assembramenti, si resterà vicini alla conoscenza, sul web, per comprendere meglio come funziona la nostra cabina di regia: il cervello. È questo l’obiettivo della Brain Awareness Week, la sette giorni dedicata a Mr. Brain e aperta a tutti i curiosi che dal 18 al 24 maggio vogliono saperne di più sulle nuove scoperte neuro-scientifiche direttamente dalla voce degli addetti ai lavori del settore. Navigando sul sito www.settimanadelcervello.it, infatti, si potrà scorrere l’elenco degli eventi presenti e incontrare psicologi, psicoterapeuti, neuropsicologi, neuroscienziati, biologi e medici. Si sono messi a disposizione dei cittadini più di 1.000 esperti, per fare screening, testare il decadimento cognitivo delle persone, allenare i neuroni con esercizi ad hoc suddivisi per fascia di età, per aiutare a comprendere meglio i disturbi dell’apprendimento dei bambini e sostenere la genitorialità messa a dura prova in questo periodo di pandemia. Grande attenzione è rivolta alla scuola e ai neuro-miti da sfatare, che a volte si trasformano in vere e proprie fake-news circolando indisturbate online. Tra i titoli in programma c’è anche quello che sonda il tema dell’infertilità e della sterilità, e di come queste due condizioni influenzino sia la parte cognitiva sia la parte emotiva delle persone che la stanno vivendo.
«Dato il momento contingente, ci siamo dati appuntamento in un luogo virtuale, nutrendo la speranza di poter tornare al più presto in un luogo fisico dove incontrare di nuovo le persone stando vicini, guardandoci negli occhi in modo non mediato da uno schermo. La divulgazione sul tema delle neuroscienze non può e non deve fermarsi. Lavoriamo a lungo per portare a tutta la popolazione le nuove scoperte della scienza, in modo semplice e accessibile, ponendo l’attenzione a tutte le fasce di età e a tutte le problematiche che possono insorgere in ogni fase della vita. Tra cui per esempio l’ultima che si sono trovati ad affrontare i bambini a scuola, e di conseguenza le famiglie, con la didattica a distanza», premette Donatella Ruggeri, psicologa e fondatrice della Settimana del Cervello. «Quest’anno, abbiamo messo a punto una serie di webinar che tratteranno temi quali l’essere genitori oggi, indagando come lo stile di accudimento nelle prime fasi della vita influenza il nostro cervello, tratteremo all’interno di questi spazi anche di Neurodidattica, le neuroscienze applicate all’apprendimento, e di Alzheimer ai tempi del coronavirus». «Ci saranno anche incontri pensati in orario serale, per chi può accedervi solo dopo la giornata lavorativa. Nel calendario delle iniziative presenti sul sito si trovano tutti i link con cui entrare gratuitamente nella piattaforma su cui si svolgeranno. Ci saranno anche appuntamenti dedicati allo screening per il decadimento cognitivo, e la possibilità di interagire individualmente con un professionista psicologo, prendendo con lui un appuntamento: a titolo di esempio, si potranno fare domande e condividere difficoltà inerenti la sfera cognitiva e neuropsicologica», aggiunge Simona Mennuni, psicologa e psicoterapeuta, e membro del Comitato scientifico della Settimana del Cervello insieme a Claudia Di Cresce, psicologa esperta in neuropsicologia e ricercatrice nel campo della comunicazione e Juliana Tamburi, psicologa con formazione in Neuropsicologia clinica.
In questa edizione online de La Settimana del Cervello proseguiranno i lavori del Progetto Scuola iniziato l’anno scorso, con l’obiettivo di diffondere ai bambini e ai ragazzi le nuove conoscenze scientifiche con un linguaggio adatto a loro. Oltre a offrire momenti dedicati alla conoscenza, si faranno screening sulle abilità dell’apprendimento, come il DSA, il Disturbo Specifico di Apprendimento inserito nel DSM.
Anche quest’anno, ENPAP, l’Ente di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi patrocina l’evento. «È un anno complesso, senza dubbio, quello che stiamo attraversando. In un lampo, abbiamo dovuto adattarci a una nuova quotidianità, alimentando incognite e preoccupazioni verso il futuro che via via sono diventate ansie, stati depressivi, hanno generato insonnia, malumori, minando l’equilibrio di ognuno di noi. In questo momento di crisi, personale, economica, relazionale, ci è chiesto di fare leva su tutte le nostre risorse quali la creatività, la resilienza, l’empatia, per ripartire. La conoscenza di come attivarle al meglio, quindi, ci può aiutare. Oggi, anche grazie agli studi neuroscientifici, grazie agli strumenti della Psicologia, siamo sempre più in grado di orientare la riabilitazione in maniera efficace e, come Psicologi, possiamo intervenire per incentivare il benessere delle persone. Anche in questa nuova dimensione della quotidianità», premette Felice Damiano Torricelli, Presidente ENPAP. E, aggiunge Federico Zanon, Vicepresidente ENPAP: «La crisi che stiamo attraversando ci ha costretti a modificare rapidamente tutto il nostro modo di vivere e lavorare. È un evento drammatico, ma anche un grande acceleratore di cambiamento. Poco più di tre mesi fa si mettevano in discussione i percorsi universitari telematici, oggi lavoriamo e studiamo quasi solo online. Alcuni cambiamenti si consolideranno in prassi nuove. Questo enorme lavoro di modifica e riadattamento è svolto grazie al nostro cervello. Conoscere la potenzialità della plasticità neurale può essere la chiave per trasformare una necessità in opportunità».