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Dopo Leonardo. Francesco Salviati e il disegno nella Firenze del Cinquecento

La Fondazione Accorsi-Ometto di Torino, in occasione delle celebrazioni leonardiane del 2019, esporrà, per la prima volta al pubblico, un disegno recentemente entrato nelle proprie collezioni: l’Allegoria dell’Arno di Francesco Salviati.

La morte di Leonardo, avvenuta nel 1519, segnò l’inizio del periodo storico detto “Manierismo”. La creatività e la capacità tecnica del maestro toscano passarono in eredità ai più importanti artisti del Cinquecento fiorentino, i quali seppero coltivare l’arte del disegno, facendone uno strumento di autopromozione sociale.

Tra i più famosi, vi fu sicuramente Francesco de’ Rossi, detto Il Salviati (Firenze 1509 circa – Roma 1563) che, tra il 1543 e il 1545, dipinse, su committenza di Cosimo I de Medici, la Sala delle Udienze di Palazzo Vecchio, con le Storie di Furio Camillo. Un ciclo la cui complessità iconografica è testimoniata dai molti disegni preparatori, tra i quali proprio quello per l’Allegoria dell’Arno.

Questo evento diventa così un’occasione speciale per capire lo stretto legame esistente tra disegno e decorazione, tra idea ed esecuzione in un periodo magico della storica italiana quale fu il Rinascimento.
 

 

 

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