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Escher

La grande mostra dedicata al geniale artista olandese Maurits Cornelis Escher arriva al Salone degli Incanti di Trieste dal 18 dicembre 2019 al 7 giugno 2020.

Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.
Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo, tanto che le mostre a lui dedicate hanno battuto ogni record di visitatori.

Oggi una mostra antologica, con 200 opere e tutti i suoi capolavori, arriva a Trieste, grazie alla collaborazione tra il Comune di Trieste e Arthemisia, che confermano una partnership già collaudata con il grande successo della mostra “I Love Lego”, ad oggi campione di incassi nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia.

La mostra è sostenuta da due partner d’eccezionePromoTurismoFVG e Generali Valore Cultura.
PromoTurismoFVG, con Confindustria Venezia Giulia, Federalberghi Trieste e Associazione Bed and Breakfast FVG, consentirà di attuare un’iniziativa unica e sperimentale in Italia: offrire il biglietto gratuito della mostra a tutti coloro che soggiorneranno almeno una notte negli alberghi di Trieste che aderiscono all’iniziativa. L’iniziativa, battezzata“Gift for Guests”, mira a incentivare il turismo culturale in Città, premiando i turisti con un meraviglioso regalo offerto grazie agli introiti dell’imposta di soggiorno.
Con questa mostra, dopo il grande successo della mostra I LOVE LEGO presso il Salone degli Incanti, Generali conferma, in partnership con il Gruppo Arthemisia, il suo impegno a Trieste attraverso Generali Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.

Contemporaneamente all’arrivo della mostra, a partire dal 16 dicembre, Feltrinelli Real Cinema e Wanted Cinema, presentano nelle sale cinematografiche italiane il primo docu-film dedicato alla figura dell’artista olandese: Escher-Viaggio nell’infinito. Speciali agevolazioni saranno a rivolte tutti coloro che vorranno prendere parte a entrambi gli eventi.

Nella mostra triestina sono presentate per la prima volta accanto alle opere più conosciute dell’artista, la serie I giorni della Creazione, sei xilografie che raccontano la Creazione del Mondo.

Promossa e organizzata dal Comune di TriesteAssessorato alla Cultura e Gruppo Arthemisia con Generali Valore Cultura, in collaborazione con M. C. Escher Foundation, la mostra è curata da Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e vede il supporto di PromoTurismoFVGspecial partner Ricola e media coverageby Sky Arte.

È con grande piacere – afferma Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste – che il Comune di Trieste ha rinnovato la collaborazione con Arthemisia, già avviata con la mostra I LOVE LEGO, per proporre un’importante mostra dedicata a ESCHER. Si tratta di un progetto culturale molto significativo, che abbiamo fortemente voluto portare a Trieste inserendo la nostra città nel prestigioso calendario, nazionale e internazionale, che impegna questa mostra.
L’esposizione ripercorrerà le tappe principali della stagione artistica del grafico olandese nella suggestiva cornice del Salone degli Incanti, sede espositiva particolarmente adatta ad evocare le vedute prospettiche, gli scorci colonnati e i soggetti di ispirazione marina creati dall’artista nel corso della sua carriera.
Come Escher amava dire che “lo stupore è il sale della terra”, così anch’io mi sento di dire che questa mostra lascerà i visitatori stupiti dalla ricchezza delle opere esposte e dalla possibilità di immergersi, almeno per qualche ora, nel suo mondo magico, fatto di simboli e di geometrie ipnotiche”.   Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) è famoso nel mondo per i suoi schizzi enigmatici e i suoi progetti paradossali, eseguiti con dettagli incredibili e precisione matematica per creare e costruire mondi impossibili.

Laureato alla Haarlem School of Architecture and Decorative Arts nei Paesi Bassi, Escher si ispira in gran parte all’opera del professor Samuel Jessurun de Mesquita (artista e grafico olandese ucciso ad Auschwitz nel 1944) e si perfeziona nel campo delle arti grafiche.
Escher usa quasi esclusivamente cinque diverse tecniche di incisione: le incisioni su linoleum, le xilografie, le xilografie di testa, le incisioni all’acquaforte, le incisioni a mezzatinta e le litografie. Ognuna di queste tecniche presenta sue particolari sfumature che la differenziano dalle altre, sia in termini di complessità sia per l’aspetto dell’opera finale.
Durante la sua vita si sposta molto spesso in Italia e Spagna: sono proprio questi paesi a influenzare e ispirare gran parte della produzione artistica del grafico olandese, non solo per i loro paesaggi e vedute, ma anche per la forte contaminazione artistica che li caratterizza.

Proprio qui, infatti, trova la massima espressione dell’architettura moresca, stile che più di ogni altro Escher fa proprio riproponendolo nelle sue opere grafiche nel corso della sua produzione.
Con una predisposizione naturale per i disegni matematici, Escher – che soleva dire che “la meraviglia è il sale della terra” – era affascinato dal ripetersi di schemi di tessellazioni ad incastro e dalle rappresentazioni paradossali dell’infinito.
Tra arte, rigore matematico, scienza e poesia, le opere di Escher hanno affascinato e stupito (e continuano a farlo) generazioni di artisti, architetti, matematici, musicisti e designer, ampliandone l’immaginazione e le prospettive.
Con l’avvento della seconda guerra mondiale, Escher si stabilisce a Baarn, nei Paesi Bassi, dove vive fino al 1970.
Muore due anni dopo a Laren, in una casa di ritiro per artisti dove aveva il suo studio.

 

 

 

 

 

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