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Jimmy Katz. Closed Session

Per il quarto anno consecutivo, la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia rinnova la collaborazione con le rassegne musicali di caratura internazionale della regione, quali Umbria Jazz, L’Umbria che spacca e Trasimeno Music Festival e apre le proprie salealle note di grandi musicisti.

Per l’occasione, dal 28 giugno al 1° settembre 2019, la Galleria Nazionale dell’Umbria ospita la mostra di Jimmy Katz, pluripremiato fotografo dei più illustri musicisti jazz.

L’esposizione, dal titolo Closed Session di Jimmy Katz,curata da Marco Pierini,raccoglie 80 immagini firmate dal grande fotografo americano. Katz in oltre due decenni di attività ha immortalato sullo sfondo di New York i principali attori della scena jazz quali Cassandra Wilson, Herbie Hancock, Sonny Rollins, Keith Jarrett, Ornette Coleman, Chick Corea, Brad Mehldau, Pat Metheny e molti altri. In studio, nei club, nelle strade, al lavoro o a riposo, i musicisti sono ritratti nel loro aspetto più intimo, imitando di fatto il processo di improvvisazione del jazz stesso.

“Lo stile che Jimmy Katz ha sviluppato negli anni è diventato un tratto distintivo nell’iconografia della fotografia jazz, paragonabile alla tonalità della tromba di Louis Armstrong o al suono del sax di John Coltrane”, afferma Michael Cuscuna, celebre produttore discografico e studioso di jazz.

Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi di Marco Pierini e Luciano Rossetti.

Dal 13 al 21 luglio 2019,
 Jazz goes to the Museum, il progetto elaborato in collaborazione con Umbria Jazz, raddoppia gli appuntamenti con due concerti al giorno – uno a mezzogiorno e uno alle ore 15.00.

Alla Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria suoneranno il duo formato da Gianluca Trovesi e Gianni Coscia; la formazione Gabriele Mirabassi, Roberto Taufic, Cristina Renzetti; il Fred Hersch Trio;  la coppia Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello; Dino Rubino Trio; Kenny Barron; Joachim Kühn;  Benny Green; la coppia Raffaele Casarano e Éric Legnini; Enrico Zanisi; Giovanni Guidi;  Daniele di Bonaventura con Giovanni Ceccarelli e special guest Jaques Morelenbaum; Mauro Ottolini e John Patitucci con  special guests Danilo Rea e Roberto Gatto.

Martedì 16 e giovedì 18 luglio 2019, alle ore 17.00, nella sala didattica della Galleria, si terranno degli incontri dedicati alla presentazione di volumi correlati al tema della musica.


Martedì
 16 luglio è in programma un pomeriggio dedicato a Fabrizio De André, a vent’anni dalla sua scomparsa, artista che ha profondamente influenzato il costume e la cultura italiana.

S’inizia con il libro Fabrizio De André. Sguardi randagi (Mondadori Electa, 2018), che contiene oltre trecento immagini scattate da Guido Harari al celebre cantautore tra il 1979 e il 1988.

A seguire, Amico Faber. Fabrizio De André raccontato da amici e colleghi (Hoepli), a cura di Enzo Gentile. “Comprendere le parole è importante ma lo spirito e l’atmosfera che scorrono nei suoi lavori, quel magnetismo dolce e malinconico nonché la passione che sgorga dalle sue canzoni sono soprattutto frutto della voce di Fabrizio, citando le parole dalla prefazione di Wim Wenders.

Giovedì
 18 luglio, si torna alle atmosfere Jazz, con la presentazione di un libro per immagini Art Kane. Harlem 1958, pubblicato per i tipi della Archivial Fiene Arta in occasione del 60° anniversario del famoso scatto A great day in Harlem,che immortala un gruppo di 54 grandi musicisti e che può considerarsi l’icona stessa della musica jazz. Il volume è arricchito da numerose immagini inedite, dalle prefazioni di Quincy Jones e Benny Golson e da un’introduzione di Jonathan Kane, musicista e figlio del celebre fotografo.

Grazie all’accordo stipulato tra la Galleria Nazionale dell’Umbria e i due festival, tutti gli appassionati di musica che si presenteranno al Museo con il biglietto di qualsiasi concerto del Trasimeno Music Festival (dal 29 giugno al 5 luglio) e di Umbria Jazz 2019 (dal 12 al 21 luglio) potranno visitare le collezioni e la mostra pagando solo l’ingresso ridotto speciale (€ 4,00).

Jimmy Katz nasce a New York nel 1957 e dopo la laurea ottenuta nel 1980 al Bowdoin College lavora come alpinista, sciatore estremo e fotografo per riviste specializzate. Il suo interesse per il jazz nasce alla Carnegie Hall, dove, quando ha sedici anni, ascolta per la prima volta Thelonious Monk e Art Blakey. Da allora il jazz accompagna indelebilmente la sua vita, anche nei momenti più estremi, come una gelida notte in Perù passata ad ascoltare Coltrane nella speranza di non venire spazzato giù da una montagna (a un’altitudine di 6000 metri) insieme al suo compagno di spedizione. 

Nel 1991 lascia l’alpinismo e intraprende la carriera di fotografo. Torna a New York, dove inizia a fotografare musicisti jazz, lavorando per le maggiori etichette discografiche. Realizza le immagini per almeno trecento copertine di album, mentre le sue fotografie appaiono su numerose pubblicazioni specialistiche sul jazz, incluso JazzTimes. Per ben due volte, nel 2006 e nel 2011, è stato insignito dell’“Award for Excellence in Photography” dalla Jazz Journalist Association. Come amante del jazz (ha una collezione di oltre 4.000 vinili), ha un profondo rispetto per i musicisti e la musica che creano. Cosa assai evidente nella sua opera di fotografo, che riflette pienamente la sua passione per questa forma d’arte. Recentemente ha iniziato a lavorare anche come ingegnere del suono e video maker, soprattutto per registrazioni live nei jazz club di New York, in particolare allo Smalls Jazz Club. In questa sua nuova veste ha lavorato a più di una trentina di CD. Tra gli artisti con i quali ha lavorato ci sono: Mark Turner, Jason Palmer, Miguel Zenon, Miles Okazaki, Avishai Cohen, Ari Hoenig, Lage Lund, Frank Kimbrough, Greg Hutcherson & Johnathan Blake.

Fonte

 

 

 

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