Il progetto “Sport for Good” coinvolge ogni anno in 20 sport diversi 1500 bambini e ragazzi vittime di emarginazione e violenza.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c’era solo disperazione”.
Queste parole di Nelson Mandela spiegano bene lo spirito con cui la Fondazione Laureus Italia ha dato vita al progetto Sport for Good: coinvolgere in diverse iniziative sportive bambini e adolescenti provenienti da quartieri difficili delle nostre grandi città, con l’obiettivo educativo di ritrovare la fiducia in loro stessi e facilitare così la loro inclusione sociale.
Utilizzando lo sport come strumento di recupero, riscatto e formazione, Laureus riesce ogni anno in Italia a coinvolgere nei suoi progetti oltre 1500 ragazzi, strappandoli da emarginazione, violenza, bullismo.
Per poter proseguire e ampliare l’attività, La Fondazione avvia dall’8 al 30 settembre una campagna con numero solidale: con un sms o una chiamata al 45581 è possibile per tutti dare un contributo per regalare un progetto sportivo ed educativo dedicato in particolare a 150 bambini delle periferie di Milano e Roma, finanziando anche il lavoro di due psicologhe dello sport – una per città – dedicate a seguire i processi di crescita dei bambini aiutandoli a confrontarsi e a interpretare le emozioni che emergono grazie allo sport.
I progetti di Laureus Sport for Good sono infatti messi in campo grazie a un team di professionisti, composto da psicologi dello sport e allenatori specializzati, che interviene sul territorio dove viene segnalata un’emergenza grazie ai partner sociali (scuole e associazioni). Fondamentale è poi il supporto dei partner sportivi: associazioni (dilettantistiche e non) che operano sul territorio e con cui vengono definiti progetti specifici, permettendo così a Laureus di garantire l’accesso gratuito alle attività sportive ed educative ai minori a rischio.
Calcio, basket, karate, e vela, dal quartiere Giambellino di Milano all’Esquilino di Roma: i progetti ogni anno coinvolgono migliaia di bambini in oltre 20 discipline sportive diverse, grazie a cui i ragazzi hanno la possibilità di apprendere valori come il rispetto delle regole, degli altri e delle diversità culturali; la capacità di condividere e di integrarsi, sviluppando un senso di appartenenza alla comunità.