© Eleonora Carlesi | Eleonora Carlesi, Unchildren
“Lo Cunto”, associazione di promozione sociale è un’associazione senza scopo di lucro con sede a Napoli, che dal 2012 organizza e cura la rassegna annuale “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”.
La rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”.
Nata nel 2012 la prima esposizione alla Mediateca Santa Teresa di Brera a Milano con 5 reporter, 4 al di sotto dei 35 anni e 1 affermato, per raccontare attraverso il media FOTOGRAFIA ciò che accade, sia nei termini di attualità che di ricerca artistica, intorno a questo mare così determinante nell’evoluzione sociale e culturale umana. Il Mediterraneo in questa rassegna è considerato uno “sperimentale” luogo di relazioni, di culture e di arti che grazie all’incontro tra popoli, ha generato un’evoluzione sociale, culturale e artistica dalle comuni radici e con una capacità umana singolare.
Nel 2014 l’esposizione ha coinvolto 11 tra fotoreporter ed autori, italiani e stranieri, al Castel dell’Ovo di Napoli. In questa occasione ha presentato reportage e progetti di ricerca su aree critiche del Mediterraneo quali: percorsi dei migranti dall’Africa all’Italia e condizione dei Centri di Accoglienza; Siri; Palestina Israele vista da tre sguardi differenti; una riflessione sulle tradizioni culturali di Algeria e Francia; un focus sulla condizione degli scavi di Pompei prima dell’operatività del Grande Progetto di Pompei.
Nel 2015 “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” ha esposto in 4 città italiane, Milano Napoli Venezia Firenze, coinvolgendo 20 fotografi e 2 registi: la riflessione partiva dalla funzione culturale del “mercato” quale luogo di incontro nel Mediterraneo. Inoltre alla Biblioteca Nazionale di Napoli si è tenuta la prima edizione di “Sguardi di donne sulle donne del Mediterraneo” avviando l’interesse verso i lavori delle fotografe.
L’edizione 2016 di “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” ha continuato a raccontare il Mediterraneo come luogo di mediazione, che ha realizzato fin dall’antichità un laboratorio di intrecci culturali ed artistici, che ha prodotto e suggerito linee di sviluppo singolari tanto quanto motivi di attrito elevando quest’area a “sperimentale” luogo di relazioni. Tre le città coinvolte Napoli, Venezia e Roma dove UniMed, Unione delle Università del Mediterraneo, ha accolto un convegno sul fattore femminile quale elemento essenziale nella trasmissione della cultura e della tradizione. E’ il primo anno del “Laboratorio di Fotografia per Straniere” realizzato per creare reti di relazioni nuove e diffondere la comunicazione fotografica e l’educazione all’immagine.
Nel 2017 la rassegna “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” è stata a Napoli, a Settimo Torinese e Venezia, presentando lavori dedicati all’ambiente e alla sostenibilità e procedendo con l’interesse verso i lavori delle fotografe. Questa sezione della rassegna è stata ospitata in altri contesti espositivi in giro per l’Italia. In collaborazione, poi con l’Ecomuseo del Freidano di Settimo Torinese, dove si è svolta l’esposizione sull’attualità e l’ambiente, è stato realizzato uno dei laboratori di fotografia per stranieri coinvolgendo i migranti. Infine “Lo Cunto” aps, ha promosso “Vite Mediterranee” (Rogiosi Editore), una raccolta di racconti di autori vari.
Nel 2018 “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare” ha continuato a raccontare, attraverso le fotografe, il reportage e gli under 35, questa area geografica. Ha intrapreso una ricerca, che procederà nei prossimi anni, che mette in rilievo specifici aspetti dell’«essere cittadini del terzo millennio nelle relazioni con il territorio e le persone».
Per l’Edizione 2019, sulla scia della ricerca avviata nel 2018, sono stati selezionati lavori che analizzano le relazioni delle persone con il territorio nei luoghi di passaggio dei Paesi del Mediterraneo. I lavori selezionati, circa 80, saranno esposti nel periodo che va dal 14 novembre al 16 dicembre 2019 al Castel dell’Ovo alla Sala delle Terrazze.
Procede, ormai dal 2016 e per tutto il 2019 il “Laboratorio di fotografia per Donne” a Napoli, per divulgare la cultura fotografica e creare nuove reti di relazioni. Il laboratorio si concluderà con una mostra dei lavori delle partecipanti.
Perché “Mediterraneo: fotografie tra terre e mare”
La cultura alla base del pensiero europeo nasce nel Mediterraneo e ricordarne, in modo operativo, le radici, la storia, le modalità dell’incontro con l’altro, permette di valorizzare il fattore “umano”, la persona e la sua socialità, come valore essenziale. Cultura ed arte sono un terreno fertile al dialogo e alla interazione. La fotografia, come espressione artistica, concorre a veicolare la conoscenza che facilita la socialità. La fotografia è comunicazione, è un media.